19 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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LA TELA DI PRODI E IL NODO DELLA LEADERSHIP

19 Giugno 2017

“Né listone frontista delle sinistre, né listone PD che si illudesse di risolvere un nodo politico ricorrendo alla scorciatoia di mere cooptazioni nominali. Due opposte vie che, entrambe, sancirebbero la divisione, non l’unità”, così conclude un suo articolo sul blog dell’Huffington post Franco Monaco, che riprende le posizioni di Prodi (“Le prediche utili del Professore”). Goffredo De Marchis su Repubblica riferisce: “Prodi: basta divisioni, faccio il vinavil. Renzi e Letta tornino a parlarsi”. Mauro Calise,  sul Mattino, osserva che il lavoro di tessitura di Prodi si scontra con un limite: l’accettazione di Renzi come leader (“La tela di Prodi e il nodo della leadership”). Alessandro Di Matteo, su La Stampa, dà conto di un incontro a Roma dei gruppi della sinistra: “A sinistra fallisce la prova di unità. La platea anti-Renzi sfida Pisapia”. Per Massimo Cacciari, intervista dal Quotidiano nazionale, “L’Ulivo è fallito. Prodi non può incollare i cocci”. Paolo Mieli sul Corriere della Sera scrive un’ampia analisi: “Qualcosa non quadra a sinistra di Matteo Renzi”.  Sul Foglio Claudio Cerasa sembra dire che, se le cose stanno così: “Andare al voto senza alleati. Renzi e il Cav. firmino un patto riformista”. INVECE MACRON: Bernardo Valli su Repubblica appare ammirato de “Il monarca repubblicano”. Segolene Royal, intervistata dal Corriere, afferma: “Pochi alle urne? Non è contestazione, io ci leggo un segnale di fiducia nel centro”. Stefano Ceccanti offre un commento sul sistema politico-elettorale in Francia: “Macron: il sistema post 2002 funziona anche con un outsider” (italiaincammino.it).

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18 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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PRODI, RENZI E PISAPIA. IL PRESENTE E IL FUTURO DELLA POLITICA

18 Giugno 2017

Dice Paolo Pombeni  sul Sole 24 ore che la linea di Prodi su voucher e sindacati si concilia poco con le posizioni di Mdp e Sinistra italiana (“A sinistra serve un programma, non dibattiti ideologici”). Alla possibilità di un’intesa tra il Pd e la sinistra sotto la guida di Pisapia e con un sostegno esterno di Prodi mostra di credere Eugenio Scalfari: “Prodi, Renzi e Pisapia e una certa idea di sinistra” (Repubblica). Dopo l’incontro tra Prodi e Renzi dice Sandra Zampa al Corriere della Sera: “Matteo e il Prof non si sono mai nascosti le differenze”. Critiche a Pisapia vengono da Tommaso Rodano su Il Fatto: “Pisapia detta le regole: sciogliete Articolo 1”. Una nota di Bruno Vespa sul Mattino: “Tutte le spine del centrosinistra e le scelte di Renzi”. Francesca Schianchi, su La Stampa, racconta: “Le fondazioni socialiste europee scaricano il presidente D’Alema”. Sergio Staino attacca: “Renzi mentitore seriale, quel che ha fatto con l’Unità è l’ultima prova” (intervista a La Verità). Romano Prodi ricorda Helmut Kohl: “L’uomo mite che aveva il coraggio di decidere” (Messaggero). Due riflessioni sul futuro della politica e delle istituzioni: Luciano Violante, “La lezione del 4 dicembre per i vincitori e per i vinti” (Corriere della sera); Sergio Fabbrini, “L’Italia non si rassegni al populismo e all’elitismo” (Sole 24 ore). E una su migranti e Libia, di Franco Venturini, “Migranti, il nodo è la Libia. L’ora di cambiare politiche” (Corriere della sera).

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16 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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RENZI E L’ULIVO. GRILLO E I MIGRANTI

16 Giugno 2017

Fabio Martini ci dice: “Renzi vede Prodi e fa l’ulivista. Ma il professore: ‘Troppi veti’” (La Stampa). Con la visita a Renzi, secondo Daniela Preziosi, “Renzi rischia l’isolamento anche fra i suoi” (Manifesto).  Per Claudio Cerasa l’Ulivo è “Il mito fasullo per distruggere Renzi” (Foglio). E il Foglio pubblica un articolo di Maurizio Stefanini che ripropone il Pd di Renzi come modello in Europa: “Mappa ragionata di tutti i fallimenti delle sinistre europee”. Sull’Huffington Post Franco Monaco scrive un “Promemoria per Renzi sull’Ulivo di Prodi”. Chi sostiene in pieno la linea di Renzi è Giorgio Tonini, la cui intervista (iper-realista) a Italia Oggi è sintetizzata così: “L’Unione non regge, meglio il Cav.”. Appare più cauto il parere di Luigi Zanda, intervistato dal Messaggero: “Un asse di fatto tra Salvini e Grillo. Stimo molto Pisapia”. Sui 5 stelle e il loro no alla riforma della cittadinanza scrivono Paolo Pombeni, “Giustizia e migranti, spie del rebus grillino” (Sole 24 ore); Mauro Calise, “Grillo-Salvini, l’asse che divide” (Mattino); Vladimiro Zagrebelsky, “Il rispetto che manca verso una legge di civiltà” (La Stampa). Intanto domenica scende in piazza uno spezzone della sinistra: Anna Falcone, intervistata da Il Fatto, spiega “L’appello del 18 giugno”. Ci conforta Ilvo Diamanti: “Crediamo negli altri, nonostante tutto” (Repubblica).

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11 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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LEZIONI DAL VOTO IN GRAN BRETAGNA (E FRANCIA)

11 Giugno 2017

Marc Lazar, “La sinistra europea alla ricerca di radici” (Repubblica). Adriana Cerretelli, “Se l’Europa sceglierà la strada del realismo” (Sole 24 ore). Massimo Nava, “La Francia che attraversa i confini dell’ideologia” (Corriere della Sera). Marco Olivetti, “Gli elettori puniscono le richieste di un plebiscito. Lezioni dal voto in Gran Bretagna” (Avvenire). Lucio Caracciolo, “Londra debole e divisa all’appuntamento con la storia” (Repubblica). Gian Giacomo Migone, “Jeremy indica la retta via” (Il Fatto). David Sassoon, “Successo Corbyn nonostante tutti” (intervista al Manifesto). Leonardo Maisano, “La sinistra che conquista i giovani” (Sole 24 ore). Sergio Fabbrini,L’Europa tra incertezza e crisi d’identità” (Sole 24 ore). Romano Prodi,Il mare nostrum sta diventando il ‘mare loro’” (Messaggero). Stefano Stefanini, “Mosca punta i missili su Berlino. E’ guerra fredda” (La Stampa). Roberto Toscano, “L’inganno populista che crea altre elite” (Repubblica).

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5 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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PER VALERIO ONIDA LA RIFORMA ELETTORALE ORA VA BENE

5 Giugno 2017

Dopo le ultime modifiche della legge elettorale, per Valerio OnidaOra il testo è ok, rispecchia la nostra realtà politica” (intervista a Repubblica). Massimo Villone spiega sul Manifesto “Perché alla sinistra conviene il proporzionale”. Ma, sempre su Repubblica, Rosy Bindi dice: “Il Pd si fermi su questa legge o non sarà più il mio partito”. Romano Prodi in un’intervista a Il Fatto dice “La mia tenda è vicina al Pd, ma se Renzi si mette con B. io vado altrove”; e sul Messaggero di domenica: “Senza stabilità questo Paese non aggancia la ripresa”. Silvio Berlusconi, intervistato da Il Giornale, dice: “Mai con Renzi. Il centrodestra diviso alle urne tornerà unito al governo”. Su Repubblica Eugenio Scalfari contesta alla legge elettorale che renderebbe inutile il Senato, ma soprattutto invita Renzi a cercare l’alleanza con la sinistra e con il centro di Alfano e Parisi e a non andare a elezioni anticipate (“La riforma che mette la camicia di forza al Senato”). Francesca Schianchi riferisce: “Pisapia inaugura la competizione: ‘complicata un’alleanza con il Pd’” (La Stampa). Goffredo Bettini, della minoranza dem, scrive a Pisapia sul Manifesto e fa una proposta: “Caro Pisapia, pratichiamo ora il futuro centrosinistra”. Claudio Cerasa lancia di nuovo il suo allarme: “L’establishment che non si oppone al grillismo” (Il Foglio). Da Luigi Di Maio, intervistato dal Sole 24 ore, il programma economico di governo: “Sì al taglio del cuneo, più investimenti e calo dell’iva”. E sul Mattino G.A. Falci informa: “Napoli, De Mita prova a rifare la balena bianca”. Biagio De Giovanni sul Mattino: “L’Italia debole nel caos globale”.

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29 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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LA DISTANZA DAGLI USA DELL’EUROPA. E UN PROFILO INEDITO DI MACRON

29 Maggio 2017

Romano Prodi,G7, Italia promossa, ma Trump ha infranto lo spirito del summit” (intervista al Messaggero, in cui parla anche di politica interna). Andrea Bonanni, “Lo strappo e la fine degli Usa globali” (Repubblica). Francis Fukuyama, “Donald distrugge tutto, ma l’Europa non deve mollare” (intervista a Repubblica). Ian Bremmer, “L’America è in ritirata, il mondo più instabile” (intervista a Repubblica). Maurizio Molinari, “Sull’Occidente il ciclone Donald Trump” (La Stampa). Tonia Mastrobuoni,  “Usa contro tutti. Il vertice dei no”, e “Merkel sui migranti: ‘Trump inaffidabile, l’Europa va avanti da sola” (Repubblica). Marta Dassù,Ma i disaccordi rilanciano il ruolo del G7” (La Stampa). Federico Fubini, “Tutti i numeri di uno scontro che ci riguarda” (Corriere della sera). Emmanule Macron, “Donald farà la sua parte” (intervista al Corriere della sera). Su Macron e la sua formazione culturale e politica un’interessante intervista al direttore dell’Esprit, Olivier Mongin, su le Monde: “Le macronisme n’existe pas”.

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28 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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I PRO E I CONTRO DELLE ELEZIONI ANTICIPATE (E DELL’ACCORDO SUL PROPORZIONALE)

28 Maggio 2017

Dice Matteo Renzi al Messaggero: “Un patto con Berlusconi e Grillo perché lo chiede il Colle”. Rimane perplesso Roberto D’Alimonte sul Sole 24 Ore: “Convenienze (e danni) del sistema tedesco: seggi solo ai ‘4 grandi’”. Ma Ettore Rosato dice: “Il maggioritario è senza i numeri. Intesa sul ‘tedesco’” (intervista all’Unità). Dario Franceschini, in un’intervista alla Repubblica, sostiene che anche con il proporzionale sarà possibile anche un’alleanza del Pd con la sinistra: “Con il proporzionale rivivrà il centrosinistra, e si vota in autunno”. Ma molti nel Pd sono contrari (da Arturo Parisi a Rosy Bindi a Graziano Delrio) come spiega Giovanna Casadio su Repubblica: “Da Prodi a Cuperlo: così si torna a spartire”. Anche Franco Monaco, sull’Huffington post, bacchetta la resa al proporzionale: “I moniti inascoltati di Pisapia e Prodi: né inciucio, né neofrontismo”. Andrea Carugati, su La Stampa, analizza le posizioni degli esperti sul probabile voto in autunno: “Pro e contro l’anticipo delle elezioni”. Sul Manifesto discutono il da farsi della sinistra Vincenzo Vita (“Facciamo una lista a sinistra del Pd, e non più di una”) e Paolo Cento (“Il partito unico? Una velleità. Insieme tutti su dieci obiettivi”).

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24 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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VOTO ANTICIPATO: UNA NECESSITÀ O UNA JATTURA?

24 Maggio 2017

Scrive Ugo Magri su La Stampa: “Si allarga il partito del voto a settembre”. Scrive Stefano Ceccanti su Italia Oggi: “Voto anticipato, una necessità”. Lina Palmerini, sul Sole 24 ore, fa il punto su legge elettorale e elezioni: “Il proporzionale, le mire di Renzi e le vittime a sinistra”. Marcello Sorgi su La Stampa scrive: “Il bivio dei dem e i costi politici di un accordo con Berlusconi”. Paolo Pombeni, sulla sua rivista online mentepolitica.it, è scettico sul voto a settembre: “Anticipare le elezioni al vetriolo?”. Dino Martirano riferisce: “Prodi: devastante un’intesa sul proporzionale”. Laura Cesaretti su Il Giornale: “La legge elettorale è al via ma nel Pd rinasce la fronda”. Luigi Zanda, intervistato dal Corriere della sera, è guardingo: “Il traguardo è vicino ma il Pd non ci arriva senza una mediazione”. Claudio Cerasa su Foglio ieri ha spiegato perché è giusta la sinistra che dialoga con la destra (“The right left”), e oggi spiega perché è sbagliata la sinistra che vi si oppone (“The wrong left”). Roberto D’Alimonte, sfiduciato, fa il punto sulla riforma elettorale: “Quel proporzionale quasi puro” (Sole 24 ore). E Stefano Ceccanti rispiega perché non si può non essere pessimisti: “Legge elettorale: con 2 Camere e 4 poli cosa pensiamo di fare?”. Massimo Villone sul Manifesto commenta: “Una sinistra inerte rischia di essere spazzata via

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22 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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RENZI, PENSACI BENE…

22 Maggio 2017

Giovanna Casadio riferisce: “’Legge elettorale e poi voto’: via al dialogo Pd-Berlusconi. Ma i renziani si dividono” (Repubblica). Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera: “Andare al voto non è un tabù. E se ora tutti fanno sul serio si può chiudere entro l’estate” (intervista a La Stampa). Mauro Calise non sa cosa consigliare a Renzi: se andare avanti con la proposta di legge elettorale metà uninominale e metà proporzionale oppure accordarsi con Berlusconi su un proporzionalismo paratedesco (“L’inquieto bivio di Renzi: osare ancora o trattare”, Mattino). Ma Roberto D’Alimonte dice chiaro: “La soluzione è l’uninominale. Solo così si garantisce la governabilità” (intervista al Mattino). Stefano Folli prevede che si vada all’accordo Pd-Berlusconi: “Un mezzo accordo che porta tra le nebbie al proporzionale” (Repubblica). La proposta di Luciano Violante: “Renzi faccia il generoso: candidi Gentiloni premier” (intervista a Libero). L’atteso intervento di Giuliano Pisapia all’assemblea di Articolo 1-MDPn nelle cronache di Maurizio Giannattasio: “Pisapia a MDP: dobbiamo diluirci. Un’unica casa dopo le Comunali”;  e la reazione: “Platea tra gelo e applausi. D’Alema: alleanze? Al voto ci vanno le liste” (Corriere della Sera). Si leggano, dei giorni scorsi: Silvio Berlusconi, “Sistema tedesco e si può votare in autunno” (intervista al Messaggero). Massimo Adinolfi, “Silvio e Matteo: l’intesa avanza con discrezione” (Mattino). Michele Salvati, “Gli opposti moderatismi di Renzi e Berlusconi” (Corriere della sera). Romano Prodi, “Italia sotto attacco” (intervista di Marco Damilano sull’Espresso).

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19 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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DISUGUAGLIANZE. RIFORMA ELETTORALE DEL PD. L’EUROPA DI MACRON

19 Maggio 2017

DISUGUAGLIANZE: la sintesi di Giorgio Alleva del rapporto Istat sulla condizione del paese; “L’Italia più povera e disuguale” (Davide Colombo, Sole 24 ore); Salvatore Bragantini, “Una politica economica contro le disuguaglianze” (Corriere della Sera). Savino Pezzotta, “La disuguaglianza dilaga, e questa è modernità?” (Il dubbio). LEGGE ELETTORALE E PD: Ugo Magri su La Stampa: “Legge elettorale bis, la scommessa di Renzi fa infuriare Fi e grillini”; il testo della “proposta elettorale del Pd”; Stefano Ceccanti offre una “Guida alla proposta di riforma elettorale del Pd”; e Lina Palmerini sul Sole commenta: “Legge elettorale, tra i partiti inizia il gioco del cerino”. Giuliano Pisapia, intervistato dal Corriere: “Unità a sinistra o una lista nuova”. Romano Prodi, “Io e il Pd? Vivo in una tenda vicino al partito” (intervista al Corriere). MACRON E L’EUROPA: Emmanuel Macron, “Dopo la Francia cambierò l’Europa” (intervista al Foglio); Bernardo Valli, “La piccola Rivoluzione del monarca repubblicano” (Repubblica). Stefano Micossi,Nell’Europa di Macron non c’è spazio per i deficit” (Sole 24 ore); Claudio Cerasa, “L’Europa non teme più i populisti” (Foglio); Stefano Ceccanti,Governo Philippe: en marche verso le legislative”.

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