Per Strada, il ritorno attuale alla religione ortodossa, alleata del potere politico, non può surrogare l’universalismo rivoluzionario marxista né restaurare lo spirito dell’impero sacrale prerivoluzionario. Creare una nuova universalità per un nuovo impero è un’impresa irrealizzabile e appare piuttosto grottesco il tentativo di colmare tale vuoto con una campagna di conservazione e difesa dei “valori tradizionali” contro il “nichilismo liberale” dell’Occidente.
La recensione dell’autore è apparsa su Via Po, supplemento culturale di “Conquiste del lavoro”, quotidiano della Cisl, del 28 ottobre. Il libro di Vittorio Strada, “Impero e rivoluzione. Russia 1917-2017”, è edito da Marsilio.