Lo sapevo, lo temevo. Nel Partito democratico si alza forte la voce di chi dice: “basta con le primarie!”. Osservazione che nasce, a mio avviso, da tre premesse che, però, con il metodo contestato per la scelta del proprio leader, non mi sembra abbiano molti agganci.
Primo, nasce dallo scossone preso per un’aspettativa delusa: quella di vincere le elezioni con il leader scelto proprio con splendide e incoraggianti primarie per poi insediarsi alla guida del “governo di cambiamento” che questo Paese aspetta da tempo.