22 Aprile 2015
by c3dem_admin
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Quale cattolicesimo democratico oggi?

22 Aprile 2015
di Sandro Antoniazzi

 

Mettere a confronto l’azione di governo con la cultura cattolica democratica significa a mio avviso misurare l’incommensurabile. Mi chiedo se solo l’azione di governo merita di essere criticata o forse anche la cultura cattolica democratica pecca oggi di gravi limiti. Vorrei soffermarmi su questa seconda questione, pietosamente più trascurata.

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1 Aprile 2015
by c3dem_admin
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Landini, coalizione o agitazione sociale ?

1 Aprile 2015
di Sandro Antoniazzi

 

Se per un momento ci liberiamo dalla sovraesposizione e  quotidiana  visibilità mediatica del segretario della FIOM, Maurizio Landini, si può tentare di sviluppare una riflessione  pacata sul fenomeno, entrando un po’ nel merito di ciò che rappresenta.

Trattandosi di un sindacalista sembra opportuno partire dal suo campo proprio che è quello del lavoro. Qui i risultati della politica di Landini lasciano pochi dubbi, in senso decisamente negativo.

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20 Marzo 2015
by c3dem_admin
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A proposito dell’articolo di Franco Monaco

20 Marzo 2015
di Sandro Antoniazzi

 

L’autore si riferisce all’articolo “A proposito di un’ipotizzata componente catto-renziana nel Pd

 

Ho l’impressione che i cattolici democratici parlamentari si trovino in una situazione di grande sofferenza, ciò che è comprensibile, stretti come sono tra una cultura politica che ha dimensioni storiche e ideali di grande respiro e una politica del PD incalzante, decisionista, che tende all’efficacia immediata. Ritengo che non sia possibile oggi una sintesi o un accordo tra questi due livelli, tra il piano culturale e quello della politica di partito; se ciò fosse realizzabile, esisterebbero le condizioni per dar vita a un gruppo o corrente. Queste condizioni oggi non esistono strutturalmente.

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11 Dicembre 2014
by c3dem_admin
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Cinque obiettivi per un impegno comune

11 Dicembre 2014
di Sandro Antoniazzi

 

Dopo il convegno di c3dem su Costituzione ed economia

 

Il Convegno su “Costituzione e economia” sembra aver avuto un buon esito e aver soddisfatto in discreta misura le nostre attese.

Naturalmente ogni giudizio dipende dal punto di osservazione: per chi ha cuore la Costituzione, certamente il Convegno ha fornito molti elementi di conferma e di valorizzazione del pensiero costituzionale: notevoli sono stati a riguardo gli apporti che hanno messo in luce i legami tra Costituzione e i concreti problemi economici e sociali della realtà attuale.

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11 Dicembre 2014
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Papa Francesco, i movimenti sociali e noi

11 Dicembre 2014
di Sandro Antoniazzi

 

Intervento dell’autore al Seminario di “Noi siamo chiesa” su papa Francesco e i Movimenti Popolari tenutosi il 4 dicembre scorso alla Libreria Claudiana di Milano (leggi qui il discorso del papa all’Incontro mondiale con i Movimenti Popolari)

 

Questo Papa rappresenta  indubbiamente una novità.  E ci parla dei tempi nuovi . Direi di più, ci introduce, ci accompagna, ad una situazione nuova.

Ricordo che anche la prima delle grandi encicliche sociali, la Rerum novarum, parlava delle cose nuove.  Ma queste cose nuove non erano tempi buoni, orizzonti di apertura, bensì una situazione che la Chiesa viveva negativamente, come minaccia, come disgregazione di un mondo in cui religione e società erano  unite.

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8 Luglio 2014
by c3dem_admin
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Il valore “politico” del lavoro

8 Luglio 2014
di Sandro Antoniazzi

 

Pubblichiamo il testo di una relazione tenuta alcuni giorni fa dall’autore, già dirigente della Cisl milanese e responsabile dell’associazione “Comunità e lavoro”

 

Per quasi due secoli, dalla rivoluzione industriale in poi, il lavoro è stato al centro della storia politica, economica, sociale, almeno in Occidente. Da qualche decennio non è più così.

Il tema sta qui: nella domanda essenziale se il lavoro possa ancora costituire un riferimento fondamentale per la politica della sinistra e se rimanga una questione “centrale” per la vita economica e sociale.

Sembra evidente che la perdita di importanza del lavoro porti con sé delle rilevanti conseguenze negative: declino del sindacato, scomparsa di un legame lavoro-politica-partito, approcci al lavoro sempre più soggettivi e differenziati, crisi del lavoro come legame sociale e fattore di identità.

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24 Giugno 2014
by c3dem_admin
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Per una critica democratica del capitalismo

24 Giugno 2014
di Sandro Antoniazzi

 

Ho avuto la tentazione di intitolare questo breve articolo in modo più provocatorio “per una critica non comunista al capitalismo”, allo scopo di esprimere più esplicitamente due questioni fra loro collegate e cioè che è imprescindibile rimettere a tema come obiettivo politico prioritario la lotta al capitalismo  – a questo capitalismo  –  e che per farlo non si può partire dal vecchio armamentario della sinistra (da qui il termine “comunista”, del tutto indicativo di una cultura che ritengo sostanzialmente esaurita).

Sul primo punto a me sembra evidente che il sistema mondiale così com’è non sia accettabile 

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22 Giugno 2014
by c3dem_admin
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RIFORMA DEL SENATO, RENZI E IL PD. IL DIBATTITO SUL PORTALE DI C3DEM

22 Giugno 2014
di Giampiero Forcesi

 

Invitiamo i lettori, o frequentatori, del portale c3dem di prestare attenzione (e, certo, anche a partecipare) all’utile dibattito che si è aperto sul portale a proposito del cosiddetto “caso Mineo”, e cioè su come il governo Renzi e la segreteria del Pd hanno condotto e stanno conducendo la battaglia per la riforma del Senato. Il dibattito lo si può seguire cliccando sui “commenti” al “30 righe” di Guido Formigoni (“Riforma costituzionale e dialettica democratica“). Ha iniziato Vittorio Sammarco, poi c’è stata una breve replica di Formigoni, poi gli interventi di Giorgio Armillei (il cui articolo, “Chiti, Mineo e i veto player. Una risposta a Guido Formigoni” sul blog Landino, ci è stato girato da Stefano Ceccanti), di Ceccanti stesso, di Joseph Rossi, di Sandro Antoniazzi, di Augusto Airoldi e di Giancarla Codrignani. Ne riassumo qui le principali linee di svolgimento.

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17 Aprile 2014
by Vittorio Sammarco
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Povertà umana, povertà cristiana

17 Aprile 2014
di Sandro Antoniazzi

 

Il testo è il discorso che l’autore ha tenuto il 5 aprile nell’ambito degli incontri spirituali di Comunità e Lavoro a Viboldone

 

La povertà si ripropone oggi come una ferita aperta. Certamente  costituiva un problema anche ieri, ma la differenza è che ieri i poveri erano lontani, oggi al contrario sono vicini, in mezzo a noi, sono tanti e non sappiamo che cosa fare. C’è chi vuole fermare e respingere gli immigrati e chi li vuole accogliere. Ma come li accogliamo? Facciamo qualcosa, ma la risposta è insufficiente, inadeguata.

E poi sempre di più i poveri sono anche gli italiani (più che raddoppiati in questi anni di crisi). Misuriamo ogni giorno , collettivamente e personalmente,  i nostri limiti in proposito. E’ lecito  affermare che la “povertà”,  un flagello che era stato combattuto nei secoli scorsi e che si pensava debellato, è ritornata fra noi e che dovremo abituarci a convivere con essa.

Ma la povertà non è solo un grande problema umano; essa è anche propriamente un “mistero” nel senso cristiano del termine. E la nostra riflessione partirà da qui.

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9 Febbraio 2014
by c3dem_admin
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Lo spirito del sindacalismo

9 Febbraio 2014

 

Intervista  a Sandro Antoniazzi, per trent’anni dirigente sindacale della Cisl, autore del libro fresco di stampa “Lo spirito del sindacalismo”, edito da Cittadella Editrice, pp. 112, euro 10. Oggi Antoniazzi è responsabile dell’associazione Comunità e Lavoro, aderente alla rete c3dem. L’intervista è uscita sul giornale della Cisl di Milano

 

Perché un libro sul sindacato? E perché  un titolo poco usuale che parla dello “spirito” del sindacalismo?

Sono in corso cambiamenti  profondi della economia e della società, che continueranno ancora per molto tempo. Il sindacato si trova al centro di queste trasformazioni e fa del proprio meglio per difendere i lavoratori. E’ evidente che in queste condizioni la sua azione è sostanzialmente difensiva; ma fino a quando questo potrà durare?  Personalmente penso che occorra una riflessione profonda del ruolo del sindacato; stanno probabilmente esaurendosi determinate funzioni  ed è necessario assumerne delle altre. Non è detto che il ruolo assunto dal sindacato negli ultimi 50 anni sia l’unico e sia quello più importante nella  nuova situazione.

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