La prematura scomparsa di Giovanni Bianchi non può che colpire profondamente tutti coloro che si sentono parte della cultura del cattolicesimo democratico.
24 Luglio 2017
by c3dem_admin
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26 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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Abbiamo chiesto a Maria Pia Bozzo un commento a caldo sull’esito del voto alle elezioni amministrative, in particolare a Genova, la città nella quale si è a lungo impegnata con molteplici incarichi politici, culturali ed ecclesiali. Prima ancora che ci arrivasse il suo incisivo commento ci è giunta un’email piena di amarezza di Salvatore Vento, altra figura di rilievo della capitale ligure, a cui è seguita la risposta di Sandro Campanini, coordinatore nazionale della rete c3dem. Pubblichiamo questi tre brevi testi, come avvio – speriamo – di una riflessione schietta e partecipata su come meglio contribuire a una rigenerazione dell’impegno politico democratico nel nostro Paese. E cattolico democratico.
Sconfitti dal qualunquismo di destra e da una leadership nazionale del Pd del tutto inadeguata
di Maria Pia Bozzo*
9 Giugno 2017
by c3dem_admin
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L’articolo è uscito sul portale di Articolo 1 – Movimento democratico progressista. L’autore è stato deputato dell’Ulivo e capo della segreteria politica del Partito Popolare Italiano; è presidente della Associazione G. Dossetti “Per una nuova etica pubblica”
Sinistra o centrosinistra? Centrosinistra tutto attaccato o centro-sinistra col trattino? Credo che nelle definizioni della politica sia meglio essere precisi, perché i messaggi sono diversi a seconda che diciamo sinistra, centrosinistra o centro-sinistra. O, come personalmente preferisco: sinistra plurale, che mi sembra essere, per il nuovo Ulivo in costruzione, la formula più rispondente a questo nostro tempo di oscene e crescenti disuguaglianze, povertà diffusa e svalutazione del lavoro e dei suoi diritti.
8 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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Per tanti di noi che nei primi anni ’90 hanno condiviso la battaglia dei “referendum Segni” per il maggioritario e “sognato” che anche in Italia si potesse affermare un moderno sistema bipolare o bipartitico, il ritorno al proporzionale – seppure corretto e assai migliore rispetto a quello in vigore fino a prima del 1994 – è indubbiamente ben difficile da accettare.
24 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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Il convegno “I cattolici democratici nella storia e nel futuro della Repubblica” organizzato a Parma il 20 maggio scorso dalla Rete c3dem e dal Circolo “Il Borgo” ci ha permesso di rimettere a fuoco alcune fondamentali connessioni tra il patrimonio di valori e di scelte che abbiamo ereditato e le sfide che ci stanno davanti. Molti dei portati di quel pensiero e di quella esperienza sono ancora una linfa che può aiutare ad affrontare le novità del nostro tempo.
22 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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Il 20 maggio il Circolo “Il Borgo” di Parma e la Rete nazionale c3dem hanno organizzato un convegno, con la partecipazione di Lino Prenna, Guido Formigoni, Rosy Bindi e Pierluigi Castagnetti. Ne diamo un ampio resoconto (e qui il link all‘audio integrale)
Il Circolo culturale “Il Borgo” ha festeggiato i suoi 40 anni di vita organizzando, nella sua città, a Parma, un convegno su “i cattolici democratici nella storia e nel futuro della Repubblica”, in collaborazione con la Rete nazionale c3dem, a cui aderisce fin dalla nascita della rete, nel 2011. Sabato 20 maggio nella sala dell’Auditorium “Mons. Bonicelli”, presso il Centro pastorale diocesano “Anna Truffelli”, ha aperto i lavori, davanti a una settantina di partecipanti, il nuovo presidente de “Il Borgo”, Giuseppe Giulio Luciani. Con due richiami: a Romano Prodi, che di recente, proprio in un incontro della rete c3dem, aveva lamentato la pochezza oggi di cultura politica e di dibattito, e a papa Bergoglio, che più volte richiama il primato del tempo sullo spazio, e cioè il primato dello sguardo lungo, della prospettiva.
7 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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In un suo recente articolo su Repubblica (segnalato anche in questo sito) Alberto Melloni si chiede “dove sono i cattolici progressisti” e lamenta la scomparsa di “un canale che metta il Paese in comunicazione con riserve di intelligenza che spesso sono indispensabili”, maturate nell’ambito del cattolicesimo democratico o “progressista” . Il tema tocca nel vivo l’esperienza personale di molti di noi e delle associazioni che fanno riferimento alla rete c3dem.
Credo che oggi sia più complicato, rispetto al sistema dei partiti del passato (si pensi all’esperienza della DC), ricostruire quel “canale” (o forse quei canali…) di cui parla Melloni
25 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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L’autore, appartenente all’Associazione “Il Borgo di Parma” è il nuovo presidente della rete c3dem. E’ stato eletto nell’assemblea del 21 gennaio. Prende il posto di Vittorio Sammarco, che aveva a sua volta ricevuto il testimone da Guido Formigoni.
Sabato 21 gennaio siamo convenuti a Bologna da tutta Italia – membri di associazioni della rete c3dem e tante altre persone interessate – per confrontarci assieme sulle questioni più urgenti del nostro tempo, guidati dalla riflessione sempre acuta e rigorosa di Romano Prodi.
Ci siamo ritrovati per confermare, con umiltà e senso del limite, la volontà di un impegno civile nei nostri territori e sul piano nazionale, nel solco di quella che chiamiamo la cultura “cattolico-democratica”: che non è un’etichetta – magari nostalgica – ma un patrimonio di riferimenti ideali nei quali ancora tanti si riconoscono, pur con sensibilità e provenienze diverse.
22 Dicembre 2016
by Giampiero Forcesi
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Il 2016 ha visto la comunità di c3dem impegnarsi in un serrato confronto sull’opportunità o meno di approvare la legge di riforma della nostra Costituzione. Il voto popolare ha dato ragione a chi vedeva nella riforma un tentativo maldestro di aggiornamento, consegnando agli “archivi dei sospiri” il cambiamento che, per i favorevoli, avrebbe finalmente concluso la transizione del nostro Paese. Cosa rimane alla fine del dibattito? Quali orizzonti comuni provare ad immaginare, dopo mesi di confronto anche aspro e ruvido? Il mio contributo è nei termini di una proposta di studio comunitario sul tema della democrazia deliberativa e dei nuovi processi partecipativi.
8 Dicembre 2016
by Giampiero Forcesi
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Questo articolo è stato ieri “postato” come commento al 30Righe di Vittorio Sammarco. Ma, data l’ampiezza e l’interesse dell’analisi, lo proponiamo anche in questo spazio del nostro portale
Questa è una riflessione a caldo, elaborata, nei tempi possibili, in questi tre giorni dalla data del referendum del 4 dicembre 2016. E’ molto lunga, mi dispiace. Riflessione parziale (e di parte), passibile di correzioni di tiro, non per tatticismo ma perché il dibattito serve se si è disposti ad ascoltare e anche ad accogliere le opinioni degli altri.
Il voto con cui si è espresso il popolo italiano merita il massimo rispetto e la massima considerazione. I primi a dover riflettere sul significato del voto e sugli errori commessi (perché, quando si perde, qualche errore lo si è commesso per forza) sono ovviamente Renzi, il PD e i sostenitori del Sì. Ed è comprensibile la soddisfazione di chi ha fatto campagna per il No, per una ragione o per l’altra, visto l’ampio risultato ottenuto.
Detto questo, mano a mano che passano le ore e i giorni e si analizzano caratteristiche e distribuzione del voto, emerge che buona parte dei voti contrari alla riforma costituzionale (in ogni caso, la parte decisiva) non sono collegati al merito della riforma stessa ma alla volontà di punire Renzi e il suo Governo.