Quest’articolo è uscito oggi sull’Unità. Lo pubblichiamo il giorno successivo all’articolo, di parere opposto, con cui Franco Monaco ha commentato favorevolmente il documento di 56 costituzionalisti contrari alla riforma Boschi. Diamo così conto delle diverse posizioni che animano la stessa area politico-culturale da cui è sorta la rete c3dem. E ci auguriamo che il dibattito prosegua e porti ad approfondimenti e chiarimenti, in vista della più ampia convergenza possibile sui punti essenziali
L’aspetto positivo del documento che ha deciso di esternare la propria posizione per il No è che si presenta senza toni apocalittici. Seguiamo l’ordine usato nel presentare gli argomenti e valutiamoli.
Il primo è quello per cui il testo sarebbe stato approvato da una maggioranza ristretta e variabile. In realtà è stato elaborato e votato nelle prime letture dal Pd e dall’intero centrodestra, mentre il M5S si è autoescluso. L’unica cosa che è variata è stata che dopo l’elezione di Mattarella i parlamentari che hanno ri-fondato Forza Italia hanno votato contro non per ragioni di contenuto ma per quella elezione ritenuta una forzatura, mentre il resto degli eletti di centrodestra ha continuato a votare. Si è sempre trattato di una maggioranza di circa il 60% di Camera e Senato, nettamente al di sopra di quella richiesta dall’articolo 138 e comunque soggetta alla verifica referendaria.