14 Novembre 2017
by Giampiero Forcesi
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I DEMOCRATICI E LA SINISTRA. SE LA RIVALITÀ SI TRASFORMA IN TRAPPOLA

14 Novembre 2017

Eugenio Scalfari, dopo la Direzione del Pd, prova credere in una possibile riunificazione a sinistra, e critica Grasso e Boldrini: “I democratici e la sinistra” (Repubblica). Ma è quasi l’unico. Meno ottimista è Stefano Folli: “A chi resta in mano il cerino del Nazareno” (Repubblica). Franco Monaco, oggi, sul Manifesto, chiede a Veltroni (autore ieri di un’amara intervista a Libero: “Siamo allo sbando”) di riconoscere i suoi errori: “Caro Veltroni, facciamo autocritica”; e, ieri, sull’Huffington Post, si mostra scettico sull’intesa con il Pd di Renzi, e commenta l’assemblea di domenica di Campo Progressista: “Boldrini e Pisapia non sono in contraddizione”. A Monica Guerzoni sul Corriere la contraddizione era invece parsa evidente: “Pisapia: unire. Ma Boldrini: non con il Pd”. Critico con la Boldrini Paolo Pombeni sul Sole 24 ore: “Se la bandiera identitaria vanifica le riforme”. Francesco Bei scrive su La Stampa un lucido articolo: “La rivalità si trasforma in trappola”. Lucido anche Antonio Polito sul Corriere della sera: “L’apertura di Renzi e il gioco del cerino”. Mauro Calise, politologo da sempre ammiratore di Renzi, ne interpreta l’animo e dubita dei risultati: “Buon viso a cattivo gioco” (Mattino). Giuliano Ferrara chiede a Renzi di essere se stesso fino in fondo: “Meglio l’uomo forte” (Il Foglio). Goffredo De Marchis riferisce che “Il leader del Pd stringe il patto con Bonino ma difende Minniti” (Repubblica), Ma Emilia Patta osserva che “Renzi apre ma non convince” (Sole 24 ore). E Marcello Sorgi prevede una debacle e spiega il calcolo delle convenienze per la sinistra MDP: “Ma nei collegi la sconfitta è vicina” (La Stampa). Alessandro Campi, sul Mattino, avanza una spiegazione della strategia anti Visco (e anti Draghi) di Renzi: “Un azzardo e sei ragioni fondate” (sul calcolo elettorale). Sergio Fabbrini, ieri, ha spiegato bene l’impasse: “Le elezioni e il dilemma della grande coalizione” (Sole 24 ore) e Mauro Magatti ha offerto la sua interpretazione del perché “Questa politica è lontana dai problemi del Paese” (Corriere della sera).

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6 Novembre 2017
by Giampiero Forcesi
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NAZIONALISMI E POPULISMI. E IL VOTO IN SICILIA

6 Novembre 2017

Un articolo di Sergio Fabbrini fa il punto sulla situazione europea e invita le forze europeiste italiane a dichiarare il loro sostegno alla Ue e il loro impegno a riformarla senza alcuna concessione al populismo degli anti-europeisti (“Forza e debolezza dei nazionalismi”, Sole 24 ore). Ugo Magri sul ruolo di Mattarella e l’imperizia di Renzi e 5Stelle: “L’argine al populismo istituzionale” (La Stampa). Gustavo Zagrebelsky, invece, critica Mattarella, e non solo (“Anche il Rosatellum è incostituzionale. E’ la stagione dell’impolitica. Grasso sarà un buon leader”, intervista a La Stampa). SICILIA: Marcello Sorgi, “L’urna premia Berlusconi antipopulista” (La Stampa); Fabio Martini, “Pd, una doppia sconfitta che viene da lontano” (La Stampa); Stefano Folli,Il Pd e il rischio dell’irrilevanza”; Massimo Adinolfi, “Se la partita del paese si gioca a due” (Mattino); Mauro Calise, “Renzi, un leader alla prova dell’assedio” (Mattino); Pierluigi Bersani, “Non credo alla svolta dentro i democratici” (intervista a Repubblica). Massimo Villone, “Renzi al capolinea. La sinistra e l’occasione di ritrovare un ruolo” (Manifesto). Claudio Cerasa, “Storia di una non notizia: Renzi non è più il candidato del centrosinistra” (Foglio).

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22 Ottobre 2017
by Giampiero Forcesi
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L’IMPASSE EUROPEA E IL SALTO NEL BUIO CATALANO

22 Ottobre 2017

Sergio Fabbrini fa il punto sull’impasse europea: “Ue prigioniera della paralisi decisionale” (Sole 24 ore). Lucrezia Reichlin sul Corriere della Sera spiega “La crisi di maturità dell’Euro”. Biagio De Giovanni, “Le autonomie e l’importante ruolo dell’Europa”. CATALOGNA:  Antonio Tajani, “Basta con le piccole patrie. Anche l’Italia guardi oltre” (intervista al Messaggero). Stefano Ceccanti, “Barcellona sbaglia, legittimazione impossibile” (intervista al Mattino). Franco Venturini, “Il salto nel buio e l’ombra della violenza” (Corriere della Sera). E Beppe Grillo scrive: “L’Europa abolisce l’etica e il cittadino subisce: dalla Spagna al ritorno di B.” (Il Fatto).  EUROPA DELL’EST: Federico Fubini, “Il male oscuro dell’Europa di mezzo: partono i giovani, restano i nazionalisti” (Corriere). Karel Schwarzenberg,Anche Praga ha scelto il populismo. Addio all’eredità libertaria di Havel” (intervista a Repubblica).

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18 Settembre 2017
by Vittorio Sammarco
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VERSO UN PRESIDENTE EUROPEO?

18 Settembre 2017

Sul bilancio comune europeo, scrive Francesco Giavazzi sul Corriere “Giochiamo la partita della vita”.  Sergio Fabbrini sul Sole 24 Ore analizza la relazione Junker di fronte al Parlamento europeo: “La dottrina Juncker: problemi veri, ricette vecchie”. Eugenio Scalfari candida Gerard Schroder a ricoprire il nuovo ruolo (ipotizzato) di presidente europeo, eletto dal popolo: “Un nome per guidare la nuova Europa di Ventotene” (Repubblica). Andrea Montanino su La Stampa analizza la proposta di costituire un Fondo Monetario Europeo: “Economia Ue: come costruire la nuova regia”. Gianni Toniolo si interroga su pregi e limiti dell’egemonia tedesca, recensendo un libro di Bolaffi e Ciocca: “Sistema tedesco per l’Europa?” (Sole 24 Ore). Maurizio Ferrera analizza invece, sul Corriere, “La rivolta delle piccole patrie ricche” (Catalogna, Fiandre, Lombardia e Veneto…).

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6 Agosto 2017
by Giampiero Forcesi
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NOTE SUL PD/MDP, I SUDISTI PUGLIESI, IL LAVORO, IL CLIMA, L’EUROPEISMO DI MACRON

6 Agosto 2017

Bersani corteggia i democristiani: ‘Peschiamo tra i cattolici del Pd’”, così Andrea Carugati su La Stampa. “L’equipaggio abbandona la nave Pd e il capitano gira le spalle”, così Gianni Cuperlo in un’intervista a La Verità. Paolo Pombeni diffida delle coalizioni: “Dalla Dc in poi le coalizioni nate per frenare i leader” (Sole 24 ore). Emilia Patta, sul Sole, racconta che “Il Pd corregge la linea sul fiscal compact”. Guido Crainz, su Repubblica, stigmatizza la mozione approvata quasi all’unanimità dal Consiglio regionale della Puglia e voluta dai 5 Stelle che istituisce una giornata della memoria per ricordare “i meridionali che morirono in occasione delle procedure di annessione del Mezzogiorno” (“Una memoria sbagliata”). Leonardo Becchetti, in vista della Settimana sociale dei cattolici in tema di lavoro, analizza le cure possibili al lavoro ferito: “Ricominciare la fiducia” (Avvenire). Romano Prodi si occupa di clima sul Messaggero con alcune indicazioni di politica di programma (“Riflessioni sul clima che cambia)”. Una lettura critica di Sergio Fabbrini sull’europeismo di Macron: “Macron, l’Europa e il ruolo dell’Italia” (Sole 24 ore), e qualche avvertimento all’Italia di Mario Monti sul Corriere (“Quei dannosi interessi di parte”)

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23 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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RIFORMA DELLA COSTITUZIONE. RITORNA IL DIBATTITO

23 Luglio 2017

L’articolo, messo ieri qui in rassegna, di Angelo Panebianco sul Corriere della Sera, che auspicava una riforma della prima parte della Costituzione insieme a una serie di riforme liberali ispirate alla proposta di tassa unica al 25% formulata dall’Istituto Bruno Leoni (vedi qui Nicola Rossi, “Una flat tax al 25% per salvare il Paese dal fisco”,  una sua intervista al Sole 24 ore “Piaccia o no, la flat tax è trasparente”, e sul Foglio l’articolo di Carlo Stagnaro, “Una flat tax di sinistra”), ha suscitato un interessante dibattito. Ieri sul Corriere è intervenuto Valerio Onida dicendo che della flat tax si può discutere, benché egli sia contrario, ma non già di riforma dei principi della Costituzione (“La Costituzione garantisce i diritti sociali dei cittadini”). Oggi, di nuovo sul Corriere interviene Sabino Cassese, favorevole a una riforma del fisco, e non del tutto contrario a una revisione della prima parte della Costituzione, che però rinvia a tempi più maturi, proponendo invece interventi riformatori “minori” sulla pubblica amministrazione (“Riformiamo i ‘rami bassi’ delle nostre istituzioni”). Sul Mattino, invece, Biagio De Giovanni, filosofo di sinistra ora vicino al Pd, sostiene che la difesa a oltranza della Costituzione del 1946 rischia di fare da sentinella a una postazione sempre più vuota, e sostiene che è tempo di nuovo potere costituente, da mediare però con il livello costituzionale europeo (“Costituzione, le ragioni per cambiare”). Non si inserisce in questo dibattito, ma tocca temi vicini l’intervento di Sergio Fabbrini sul Sole 24 Ore, che descrive i guasti prodotti dall’esito del referendum del 4 dicembre e si augura un’intesa di governo tra le principali forze politiche non populiste, dopo le prossime elezioni, che riprenda in mano la riforma costituzionale con l’obiettivo di assicurare la stabilità del governo (“Un patto di governo per le riforme”). Anche un arruffato articolo di Ernesto Galli della Loggia, sul Corriere di due gioni fa, va in direzione di un’esigenza di maggior efficienza delle istituzioni (“La politica senza potere nell’Italia del non fare”).

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25 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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I BALLOTTAGGI E OLTRE (…L’EUROPA)

25 Giugno 2017

Ballottaggi: chi rischia di più e dove” (Istituto Cattaneo). Stefano Folli, “Tre coalizioni in cerca di pace” (Repubblica). “La mediazione di Prodi: ‘Sono il confessore di un centrosinistra diviso e bloccato dai veti personali’” (Massimo Franco, Corriere della Sera). La replica: “Le parole di Prodi agitano Bersani e Pisapia. Con Renzi divisioni politiche non personali” (S. Brandolini, Corriere). Lina Palmerini, “La sfida tra Renzi e Pisapia che va oltre i ballottaggi” (Sole 24 ore). Marco Damilano, “Così fan Prodi” (Espresso). Eugenio Scalfari sembra credere ancora in una coalizione Pd-sinistra: “Basta giochi, è ora che la sinistra italiana faccia l’Europa” (Repubblica); ma Stefano Fassina mostra come la sinistra guardi altrove: “Eleggere l’eccellenza civica purtroppo non basta” (Manifesto). Chi, guardando all’Europa, punta, invece, a un futuro governo dei responsabili (Pd-Fi), è Sergio Fabbrini: “Come non sbagliare la politica in Europa” (Sole 24 ore). Sul vertice europeo appena concluso scrivono anche Romano Prodi (“Il vertice utile che spianerà la strada verso una soft brexit”, Messaggero), Angelo Panebianco (“Le cose da fare per dare un’anima all’Europa”, Corriere), Andrea Bonanni (“La nuova road map dell’Ue: così l’asse Berlino-parigi per i prossimi 10 anni”, Repubblica), Francesco Giavazzi (“Un amore più serio per l’Europa”, Corriere).

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18 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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PRODI, RENZI E PISAPIA. IL PRESENTE E IL FUTURO DELLA POLITICA

18 Giugno 2017

Dice Paolo Pombeni  sul Sole 24 ore che la linea di Prodi su voucher e sindacati si concilia poco con le posizioni di Mdp e Sinistra italiana (“A sinistra serve un programma, non dibattiti ideologici”). Alla possibilità di un’intesa tra il Pd e la sinistra sotto la guida di Pisapia e con un sostegno esterno di Prodi mostra di credere Eugenio Scalfari: “Prodi, Renzi e Pisapia e una certa idea di sinistra” (Repubblica). Dopo l’incontro tra Prodi e Renzi dice Sandra Zampa al Corriere della Sera: “Matteo e il Prof non si sono mai nascosti le differenze”. Critiche a Pisapia vengono da Tommaso Rodano su Il Fatto: “Pisapia detta le regole: sciogliete Articolo 1”. Una nota di Bruno Vespa sul Mattino: “Tutte le spine del centrosinistra e le scelte di Renzi”. Francesca Schianchi, su La Stampa, racconta: “Le fondazioni socialiste europee scaricano il presidente D’Alema”. Sergio Staino attacca: “Renzi mentitore seriale, quel che ha fatto con l’Unità è l’ultima prova” (intervista a La Verità). Romano Prodi ricorda Helmut Kohl: “L’uomo mite che aveva il coraggio di decidere” (Messaggero). Due riflessioni sul futuro della politica e delle istituzioni: Luciano Violante, “La lezione del 4 dicembre per i vincitori e per i vinti” (Corriere della sera); Sergio Fabbrini, “L’Italia non si rassegni al populismo e all’elitismo” (Sole 24 ore). E una su migranti e Libia, di Franco Venturini, “Migranti, il nodo è la Libia. L’ora di cambiare politiche” (Corriere della sera).

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30 Aprile 2017
by Giampiero Forcesi
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PD E 5 STELLE. MACRON E LE PEN. PRODI E BINDI. ONG E EUROPA

30 Aprile 2017

Emilia Patta,Proposta M5S: ridurre la soglia per il premio. Renzi pronto al dialogo” (Sole 24 ore). Andrea Fabozzi, “Dietrofront incostituzionale sulla legge elettorale. La mossa sbagliata dei  5 Stelle” (Manifesto). Dario Di Vico, “L’opa dei 5 Stelle sul mondo del lavoro” (Corriere della sera). Marion Le Pen, “Rifonderemo l’Europa con i 5 Stelle” (intervista al Corriere della Sera). Emmanuel Macron, “Da straniero della politica sconfiggerò l’odio di Le Pen” (intervista a Repubblica). Eugenio Scalfari,Dalle elezioni all’Europa: cinque scelte che Renzi deve fare” (Repubblica). Gianni Cuperlo, “Matteo sbaglia, è in cerca di rivincite. Un’altra scissione è un male per l’Italia” (intervista al Corriere). ROMANO PRODI, “Nell’agonia Alitalia cattiva politica e sindacati” (Messaggero). ROSY BINDI, “Da quel massacro senza mandanti il filo rosso delle stragi” (intervista su Portella delle Ginestre, Repubblica). Luigi Manconi, “Il sottofondo oscuro del teorema Zuccaro” (Manifesto). Maurizio Ferrera, “Nuovi patti generazionali, non bastano le pensioni” (Corriere della Sera). TRE OPINIONI SULL’EUROPA: Franco Bruni, “Il pericolo che Roma si allontani dall’Europa” (La Stampa). Gaetano Azzariti, “Rifare l’Europa, abbandonare Maastricht” (Manifesto). Sergio Fabbrini, “Basterà Macron a salvare l’Europa?” (Sole 24 ore).

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4 Aprile 2017
by Giampiero Forcesi
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LA DEMOCRAZIA NELLA TRINCEA DEI GAZEBO

4 Aprile 2017

Un’analisi di Marzio Barbagli sull’evoluzione del disagio tra le classi sociali in Italia negli ultimi 15 anni (“Se il malcontento è di classe”, lavoce.info). Sabino Cassese, in un colloquio con Il Foglio, racconta “Come nasce una repubblica neopopulista”. Maurizio Ferrera, in un editoriale del Corriere della Sera, esalta la funzione delle forze politiche di responsabilità nazionale: “I nuovi populismi e l’assedio ai valori condivisi”. In qualche modo la pensa così anche Mauro Calise, guardando alle primarie Pd: “La democrazia nella trincea dei gazebo”. Viceversa Michele Prospero sul Manifesto critica “il populismo di sistema” e difende i  5 Stelle: “Da Rousseau a Marx: la risposta dell’antipolitica”.  Sul Corriere un’intervista a Davide Casaleggio: “Il candidato premier? In autunno il nome”.  Su Il Dubbio Enrico Novi scrive: “Davigo e Ardita sogno (quasi) proibito dei grillini”. In un ricordo del giornalista del Sole 24 Ore, Fabrizio Forquet, Sergio Fabbrini critica il giornalismo che si oppone al potere ‘a prescindere’ (“Un anno senza la passione di Fabrizio”). Mentre Stefano Rodotà, intervistato da Repubblica, dice: “La politica non tocchi le intercettazioni”, Enrico Novi su Il Dubbio riferisce il parere del capo della Procura di Roma: “Pignatone contro la gogna mediatica e la giungla delle intercettazioni” . Assai ironico Paolo Mieli sul Corriere sul rapporto tra magistrati e politica: “La variante pugliese della giustizia italiana”.

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