20 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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IL MONDO NON SI PREOCCUPA DI CHI MUORE DI FAME

20 Marzo 2017

Caritas Internationalis, “Il mondo non si preoccupa di chi muore di fame” (Radio Vaticana). Giulio Albanese, “Il tanto e il poco” (Avvenire). Alberto Negri, “Il naufragio politico del patto sui profughi. A un anno dall’accordo Ue-Turchia” (Sole). Andrea Orlando, “Corridoi umanitari per i bimbi di Siria. Un appello” (Avvenire). Alessandro Orsini, “Tutti i rischi della Libia targata Putin” (Messaggero). Gilles Kepel e Olivier Roy, “Sul terrorismo islamista e l’Europa” (Corriere della sera). Donald Sassoon, “Stati-nazione d’Europa” (Sole 24 ore). Jean Marie Colombani,Fra populismo e astensione, in Francia le peggiori elezioni di sempre” (intervista a Il Fatto). Sergio Fabbrini, “L’elefante che si aggira a Bruxelles” (Sole). Fulco Lanchester, “Il gran bazar di Brexit” (Sole 24 ore).

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6 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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NUSSBAUM, FUKUJAMA, FABBRINI, PRODI, MACRON

6 Marzo 2017

Sergio Fabbrini,Il Libro bianco e la visione confusa del futuro dell’Unione europea” (Sole 24 ore). Stefano Montefiori, “La Francia del futuro secondo Macron” (Corriere della sera). Il programma di Emmanuel Macron. Martha Nussbaum, “I valori americani non sono tramontati. Troppi pessimisti, io vedo compassione” (intervista al Corriere della sera). Francis Fukujama, “La post verità mette in pericolo le democrazie” (Sole 24 ore). Romano Prodi, “L’accordo che verrà tra Cina e Stati Uniti” (Messaggero). Marta Dassù, “La svolta moderata di Trump” (La Stampa).

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13 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
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APPELLO PER L’INTEGRAZIONE EUROPEA

13 Febbraio 2017

Il 25 marzo si terrà a Roma una marcia per celebrare i trattati di 60 anni fa: appello di 300 studiosi e personalità europee (tra cui Giuliano Amato e Anthony Giddens) per il rilancio dell’integrazione (“L’Europa reagisca unita alle nuove sfide globali”). Gianfanco Marcelli su Avvenire: “Umanesimo integrale, risposta al sovranismo”. Per Sergio Fabbrini è necessario che i paesi dell’Eurozona vadano verso l’unione politica (“L’Unione vera e il falso dibattito sulle diverse velocità”, Sole 24 ore). Jean-Paul Fitoussi: “Due velocità? L’unico modo per salvare l’euro” (intervista all’Unità). Lucrezia Reichlin, sul Corriere della Sera, scrive però che l’Italia deve fare la sua parte (riforme e conti a posto): “Dobbiamo cambiare l’euro se vogliamo salvarlo”. Andrea Bonanni, “Bruxelles, la nuova mappa del potere. L’Europa marcia dietro Angela Merkel” (Repubblica Af.fin). Sempre sul Corriere Nando Pagnoncelli avverte: “Italiani e Ue: amore in crisi”.

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6 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
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DOPO TRUMP L’EUROPA SI MUOVE

6 Febbraio 2017

Enrico Letta, “Giusta la mossa di Berlino. Via le zavorre” (intervista al Corriere della Sera). Andrea Bonanni, “Così l’Europa cambia” (Repubblica). Sergio Fabbrini, “Un’Europa differenziata, non quella dei club” (Sole 24 ore). Ferruccio De Bortoli, “Le rimozioni pericolose sull’Europa” (Corriere della sera). Eugenio Scalfari, “L’Europa sta sotto i piedi di Angela e nel cuore di Draghi” (Repubblica). Jacques Attali, “Fuori dall’euro Italia al disastro” (intervista al Mattino). Andrea Enria (presid. Autorità bancaria europea), “L’Europa salvaguardi i risparmiatori” (intervista al Corriere). Quanto allo scenario più ampio, Romano Prodi propone: “Riammettere la Russia al G8: un’opportunità per l’Europa” (Messaggero). Della stessa idea è Mario Del Pero, sempre sul Messaggero: “Perché al G8 deve tornare anche Putin”.

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22 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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NASCE L’ERA TRUMP. PRIME REAZIONI

22 Gennaio 2017

Donald Trump si è insediato alla casa Bianca con un discorso tranchant. Il giudizio di Romano Prodi: “Usa, nuovo corso. Un’occasione anche per l’Europa” (Il Gazzettino), e in un’intervista all’Avvenire: “Alla sinistra serve un nuovo riformismo”. Nella lunga intervista rilasciata a El Pais papa Bergoglio osserva: “Lo giudicherò dai fatti. Ma sui nuovi salvatori ricordiamoci di Hitler” (“Il papa e il tycoon”, Repubblica). Rita Di Leo: “Noi europei e l’era di Donald” (Manifesto). Ferdinando Nelli Feroci: “Allarme Ue, la nuova Casa bianca sponda ai populismi” (intervista all’Unità). Federico Rampini, “Trump, il manifesto populista” (Repubblica). Timothy Garton Ash: “L’alleanza dei populisti” (Repubblica). Tania Mastrobuoni: “Ora l’effetto domino: la destra dei populisti contro l’Europa aperta” (Repubblica). Marco Valsania: “Il grande timore del neoprotezionismo” (Sole 24 ore). Sergio Fabbrini: “Quella santa alleanza tra populismo e nazionalismo” (Sole 24 ore). In un azzardato articolo Eugenio Scalfari prima paragona poi analizza distintamente Trump e Renzi, e infine detta a Renzi il programma politico futuro: “La forza dell’io sul percorso di Donald e Matteo” (Repubblica). Walter Veltroni, nel suo domenicale articolo sull’Unità: “Trump e i sindaci”. Alberto Melloni: “Chi è Dio nell’America di Trump” (Repubblica). E tante sono le donne che protestano, racconta Bia Sarasini: “Woman’s march, un programma politico che parla a tutti e a tutte” (Manifesto).

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8 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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SUL SOVRANISMO. SU TRUMP. SU PUTIN. SUL MEDIO ORIENTE. E SUI VIAGGI DEL PAPA

8 Gennaio 2017

Per Sergio Fabbrini oggi si deve combattere il ritorno dei nazionalismi: “Europa. ‘Sovranismo’ è l’avversario da battere” (Sole 24 ore). Ancora sul Sole Luigi Zingales mostra che “Trump è pro business ma non pro mercato”, e spiega le molte differenze tra le due prospettive. Massimo Gaggi, sul Corriere, indica “I nuovi alleati dell’America di Trump”. Vittorio Emanuele Parsi, sul Sole, si sofferma su “I pericolosi disegni egemonici di Putin”. Danilo Taino, ancora sul Corriere, rivela che anche la Germania teme gli hacker russi: “Berlino teme blitz anti-Merkel”. Mentre in un’intervista all’Unità anche Vittorio Strada ritiene grave la cyber guerra (“Usa-Russia, è la rete la nuova frontiera della guerra fredda”), Ian Bremmer, intervistato dal Corriere, dice: “Ma non ci sarà la cyber guerra fredda”. Maurizio Molinari su La Stampa analizza “Le tre armi impugnate dal Califfo”. Andrea Negri, sul Sole, fa il punto su tre scenari delicati: “Turchia, Libia, Siria. Occidente senza strategia” (Sole 24 ore). Ferdinando Salleo lo fa sul Medio Oriente: “Chi vince e chi perde in Medio Oriente” (Repubblica). Su La Stampa Andrea Tornielli pubblica un’intervista a papa Francesco contenuta nel libro sui viaggi del papa che sta per uscire (“Ho capito che dovevo viaggiare dopo la missione a Lampedusa”).

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29 Dicembre 2016
by Giampiero Forcesi
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C’ERA UNA VOLTA L’EUROPA

29 Dicembre 2016

“I sintomi della barbarie ormai sono attorno a noi, tra di noi, dentro di noi”: così il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk in un preoccupato articolo pubblicato da Il Sole 24 ore (“I confini culturali della nuova Ue”). E aggiunge Dominique Moisi, in un’intervista al Messaggero: “L’Europa può finire nel 2017”. Famiglia cristiana pubblica un’intervista a Andrea Riccardi: “C’era una volta l’Europa”. Sergio Fabbrini, sul Sole 24 ore, sostiene che la crisi finanziaria di una parte dell’Europa “è il risultato di un modello centralista, senza democrazia, di governance dell’Eurozona” e propone che siano ridate ai governi nazionali alcune responsabilità oggi delegate a Bruxelles (“Un metodo per separare e federare l’Europa”). Quanto ad Obama, Trump e  Israele, Guido Moltedo scrive: “Obama guiderà l’opposizione a Donald Trump” (Manifesto); Mario Platero: “Kerry a Netanyahu: ‘Pace a rischio’” (Sole 24 ore); Enrico Deaglio: “L’imprevedibilità di Barack sulla successione” (Secolo XIX); Olivier Roy: “E’ una battaglia di retroguardia, Donald cancellerà tutto” (intervista a La Stampa).

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13 Novembre 2016
by Giampiero Forcesi
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ILLUDERSI SU TRUMP?

13 Novembre 2016

Lucrezia Reichlin critica la solo apparente politica economica keynesiana di Trump: “America: un errore illudersi” (Corriere della Sera). Sergio Fabbrini teme l’effetto Trump sulle relazioni internazionali: “L’America isolazionista e l’Europa senza politica” (Sole 24 ore). Anche Romano Prodi esorta l’Europa a decidersi per una maggiore unità: “Ma l’Europa non pensi di delegare il suo futuro” (Messaggero). Luigi Zingales sul Sole 24 Ore ritiene che Trump finirà per fare la politica di Bush con effetti negativi per l’Europa e l’Italia: “La via americana di una ‘nuova’ crescita e i rischi per l’Italia”. Fabrizio Tonello sul Manifesto difende Hillary e Obama ma li giudica subalterni alle politiche neoliberiste:“La fine dell’illusione democratica”. Il direttore del Wall Street Journal, Gerard Baker, definisce Trump un populista e non un conservatore ma afferma: “Sorpresi dal vento populista, ma Trump non odia la finanza” (intervista al Corriere della Sera). Ezio Mauro sull’Espresso fa un’analisi molto fosca e parla di “una destra al cubo salita in cima al mondo” e di una sinistra e di un Occidente ridotti a gusci vuoti: “Cosa insegna all’Europa Trump”. Diversa la lettura del voto americano nell’editoriale di Maurizio Molinari su La Stampa che parla di un paese che dà voce alle sue diverse anime in un dinamismo che resta vitale: “L’eccezione che distingue gli Stati Uniti”. E Gianni Riotta scrive: “Se l’Europa non capisce l’America”.  Bernie Sanders si impegna a riformare il Partito democratico e dare voce alle istanze degli strati popolari emarginati: “Addolorato ma non sorpreso” (Repubblica).

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24 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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LA FEBBRE DEL PD

24 Ottobre 2016

Sergio Fabbrini sul Sole 24 Ore sostiene che se in Italia vincesse il No si aprirebbe la strada verso il ritorno al proporzionalismo, “ma, soprattutto, a Bruxelles l’Italia tornerebbe a contare come il due di coppe” (“Il valore europeo delle riforme”); e in un’intervista al Corriere Trentino dice: “Più gente possibile a votare Sì o l’Italia non uscirà dallo stagno”. E pure Federica Mogherini, sul Corriere della Sera, scrive de “I molti meriti della riforma”. Gianni Cuperlo, che sabato aveva detto al Corriere della Sera “Spero in un’intesa seria”, a proposito del comitato di 5 membri del Pd per ridiscutere l’Italicum, domenica intervistato da Sergio Staino sull’Unità dice: “Mi impegnerò a fondo ma ognuno nega le ragioni dell’altro”. Lapidario, ormai, Pierluigi Bersani: “Il Pd di Renzi è finito. Il prossimo segretario lo scelgano gli iscritti” (intervista a Repubblica). Vannino Chiti sull’Unità esorta: “Non spacchiamo il Pd”. Stempera gli eccessivi ardori dei contendenti Gianfranco Pasquino (pur sostenitore del No) sul Corriere: “L’esame di democrazia dopo il referendum”. Goffredo Bettini sull’Unità sostiene il Sì: “Pd, leader forte e spinta dal basso”. Il leader dei metalmeccanici Cisl, Marco Bentivogli, a Italia Oggi rivela: “Per il Sì i metalmeccanici Cisl”. Massimo Villone sul Manifesto ironizza sul sostegno di Obama a Renzi (“Taci il Ministero degli Interni ti ascolta”). Michele Prospero, ancora sul Manifesto, ironizza sull’astensione di Fabrizio Barca e altri (“Il peso di una scheda bianca”). Massimo Adinolfi sul Mattino prova a spiegare la preferenza dei giovani per il No (“Perché i giovani hanno paura di cambiare”).

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19 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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IL SOSTEGNO USA A RENZI E LE NOSTRE ELITE POLITICHE E CULTURALI

19 Ottobre 2016

Un polemico articolo di Sergio Fabbrini sulla rivista online del Mulino parla de “Il Referendum delle elite negative” e critica le elite politico-culturali favorevoli al No perché irresponsabili del destino del Paese. Meno polemico Michele Salvati sul Corriere analizza “I conflitti delle elite che fanno male all’Italia”. Paolo Pombeni spiega sul Sole 24 Ore il pieno sostegno di Obama a Renzi proprio perché gli Usa non vedono alternative praticabili al governo Renzi (“Il sintomo americano dell’enigma Renzi”). Così pure Stefano Folli su Repubblica: “Se l’amico americano  teme il vuoto a Roma”. E anche Massimo Gaggi sul Corriere: “La via americana per la stabilità”. Su La Stampa Giovanni Orsina spiega perché è probabile che vinca il No (per l’antipolitica prevalente nel Paese) e perché invece sarebbe opportuno che vincesse il Sì (“Le conseguenze del bivio sulla Costituzione”). Sull’Unità  un’intervista a Gianni Pittella, vicepresidente del Parlamento europeo (“Il Pse contro l’austerità. Giusto il Sì al referendum”) e un intervento di Alfredo Reichlin contro la riforma: “L’illusione della semplificazione”.

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