30 Dicembre 2015
by Giampiero Forcesi
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PAOLO MIELI E FRANCO MONACO. ANGELO PANEBIANCO E STEFANO CECCANTI

30 Dicembre 2015

Un editoriale di Paolo Mieli sul Corriere a favore dell’Italicum (“La lezione elettorale di Madrid”) e una replica di Franco Monaco (lettera al Corriere). All’editoriale sullo stesso tema di Angelo Panebianco sempre sul Corriere (“L’Italicum, il minore dei mali”) risponde Stefano Ceccanti con una lettera al Foglio (“Il male maggiore?”). Sul Sole 24 Ore Roberto d’Alimonte scrive su “Italicum e tripolarismo”.  

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13 Dicembre 2015
by Giampiero Forcesi
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Giustizia, equità e imparzialità

13 Dicembre 2015
di Stefano Ceccanti

 

L’articolo è uscito su “Scuola e formazione”, rivista della Cisl Scuola n. 11-12/2015.

 

Ai giuristi piace molto partire da definizioni e classificazioni per avere, almeno all’inizio di un ragionamento, qualche certezza minima, da problematizzare nel prosieguo del ragionamento. Non mi sottraggo a questa abitudine. La prima definizione che lo Zingarelli dà della giustizia è la seguente: “virtù per la quale si giudica rettamente e si riconosce e si dà a ciascuno ciò che gli è dovuto, una delle quattro virtù cardinali secondo la teologia cattolica”. Come suoi sinonimi vengono indicati l’equità e l’imparzialità.

Facciamo quindi qualche chiosa anzitutto sulle virtù cardinali e quindi su questi sinonimi.

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3 Novembre 2015
by Giampiero Forcesi
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Salvare il partito o salvare le primarie?

3 Novembre 2015
di Nino Labate

 

Ripreso dalla rassegna stampa di Stefano Ceccanti e incuriosito dal titolo, sono andato a leggere l’articolo di Giovanni Cominelli pubblicato il 26 ottobre su l’Eco di Bergamo: “Primarie trappola per tutti i partiti”. (…) E’ stata soprattutto la cultura politica della sinistra italiana che ha pensato alle primarie come novità assoluta: si rompevano le oligarchie, si salutava il partito delle tessere e dei notabili, e si avvicinava il partito alla incontaminata, pura e pulita … società civile. Questo si è pensato. Le primarie arrivano con l’Ulivo di Prodi e proseguono sino a collocarsi sin dentro lo Statuto dell’erede Pd.

Di errori di valutazione ne sono tuttavia stati commessi molti.

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29 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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MARINO, UNIONI CIVILI, PRIMARIE, RENZI, EUROPA

29 Ottobre 2015

Sul caso Marino: Claudia Mancina sul Mattino: “Il sindaco Marino tra politica e antipolitica”; un’intervista all’Avvenire di Andrea Riccardi (“Sì, è caos triste. A Roma più tane che piazze”); Marcello Sorgi su La Stampa (“Il Pd non può perdere la partita del Campidoglio”); Massimo Franco sul Corriere (“I veleni nel Pd scorrono dal Campidoglio senza più filtri”); e Stefano Folli su Repubblica (“Che cosa c’è dietro il cambio di passo di Cantone”). Sulle unioni civili e la sentenza della Corte dei Conti: Il Foglio, “La caccia alla strega cattolica su una sentenza che nessuno vi fa leggere”; Massimo Villone sul Manifesto, “Matrimoni omosessuali una sentenza vintage”; Stefano Ceccanti sull’Unità, “Unioni civili, al legislatore l’onere di trovare una soluzione ragionevole”.  Sulle primarie: Mario Segni, “Primarie, antidoto alla democrazia delle elite” (Sole 24 Ore). Su Renzi: Piero Ignazi sostiene che il premier non stia raccogliendo consensi al centro, “Renzi e l’errore di puntare al centro”. Sull’Europa: un’intervista di Federica Mogherini al Sole 24 Ore (“Sui migranti si gioca l’integrazione”); un’intervista al Corriere di Martin Schulz (“Italia beffata sui migranti”); un intervento di Michele Salvati (“L’ideologia tedesca e le regole di Bruxelles”).

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21 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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I cattolici democratici e la terza via social-liberale

21 Ottobre 2015
di Nino Labate

 

A proposito dell’incontro di Paestum

 

La lettera di Nico Fornasir a proposito di Paestum,  ha sollecitato interventi. Provo ad inserirmi anch’io poiché la sua provocazione ritorna spesso. Ho letto le risposte di Formigoni e Monaco, assieme a quelle di Stefano Ceccanti e Paola Gaiotti. Condivido tutto. Tranne qualche dubbio su Ceccanti che chiarirò. Non vedo neanche io spazi politici per il cattolicesimo democratico. Confesso che li ho auspicati sino a una decina di anni fa. Ma a partire dalle esperienze uliviste e soprattutto “margheritine”, mi sono reso conto che non era più il tempo di una sua presenza organizzata. Nelle parole di Fornasir ho invece percepito, ben coperta da seria argomentazione, una certa nostalgia unitaria separatista che gli fa onore. Ma che oggi è superata dalla storia: sentirsi diversi non è sempre una buona cosa… molto meglio con-dividere con altri, senza conservare gelosamente per sé!

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17 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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L’orizzonte dei cattolici democratici. Un dibattito a seguito del convegno di Paestum

17 Ottobre 2015
di Nico Fornasir (con repliche di Stefano Ceccanti, Guido Formigoni e Franco Monaco)

 

Pochi giorni dopo la conclusione del recente convegno che la rete c3dem ha tenuto a Paestum su cittadinanza attiva e rinnovamento della politica nel Sud, uno dei partecipanti, Nico Fornasir, del Centro studi politici, economici e sociali “Sen. Antonio Rizzatti” (una delle associazioni della rete), ha scritto una nota che ha inviato agli amici di c3dem. Ne è nato un rapido scambio di opinioni, non tanto sul convegno quanto sul senso che oggi ha (o non ha) il riferirsi al cattolicesimo democratico. Lo scambio (di email) ha coinvolto Stefano Ceccanti, Guido Formigoni e Franco Monaco.

 

NICO FORNASIR

Il Convegno di Paestum è stata una esperienza davvero utile sul piano culturale e forte per autorevolezza ed esemplarità di persone, relatori e partecipanti; ma sono aumentate le mie preoccupazioni sul ruolo e quindi sulle prospettive della nostra Rete di associazioni che condividono il patrimonio del cattolicesimo democratico.

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14 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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SENATO. IL GIORNO DOPO IL VOTO

14 Ottobre 2015

Il “sì” con dolore del senatore Pd Paolo Corsini:Ho detto sì alla nostra fine, e a quella della Carta” (intervista al Fatto). Il giudizio severissimo di Gustavo Zagrebelsky e il motivo per cui non ha firmato il testo critico di Rodotà, Azzariti, Carlassare ed altri: “Riformatori? No, esecutori di progetti sopra di loro” (il Manifesto). Il commento piuttosto critico di Ugo De Siervo su La Stampa: “Una legge che deve migliorare”. Stefano Ceccanti: “Il dovere di cambiare” (QN) e però “Il limite? Quorum troppo alto per il Colle” (intervista all’Avvenire). Marcello Sorgi: “Non è regime, finisce solo la repubblica dei veti” (La Stampa). Fabrizio Forquet: “Le ragioni dell’economia e una riforma necessaria” (Sole 24 Ore). Lina Palmerini:I rischi del senato regionale” (Sole 24 Ore). Claudio Cerasa: “La riforma Boschi e il nuovo bipolarismo” (Il Foglio). Francesco Verderami: “Una vittoria col paracadute” (Corriere della Sera). Giorgio Napolitano: “Il nuovo da costruire” (Unità). Fabrizio d’Esposito: “Giorgio e Denis, la foto sulla tomba della Costituzione” (Il Fatto).

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12 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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IL NUOVO SENATO, VIGILIA DEL VOTO FINALE

12 Ottobre 2015

Stefano Ceccanti, sull’Unità, “La fine di una storia” (è una sintesi della relazione che sarà presentata al convegno su “Il bicameralismo in Europa” che si terrà a Parigi il 16 ottobre; leggi qui il testo integrale: “Il bicameralismo italiano in trasformazione”). L’Unità pubblica anche un articolo di Federica Fantozzi dal titolo un po’ ingannevole: “Il sì dei costituzionalisti”. Resta scettico Michele Ainis: “La nazione sul piano inclinato” (Corriere della Sera). Molto critici, sul Manifesto, Alberto Burgio ( “L’ultima disfatta della sinistra”) e Andrea Fabozzi (“Il nuovo potere dentro la riforma”). Emilia Patta, sul Sole 24 Ore, sintetizza così il nuovo Senato: “Bicameralismo perfetto addio, meno poteri alle Regioni”. Sempre sul Sole, Sergio Fabbrini spiega che ora : “Il regionalismo differenziato entra in Costituzione”; e Marco Bresolin prova a immaginare come sarebbe oggi il nuovo Senato: “Simulazione del nuovo Senato: quasi tutto Pd”.

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5 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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SENATO. RIFORMA ORMAI ALL’ARRIVO

5 Ottobre 2015

Stefano Ceccanti, uno dei sostenitori più conviti, “Efficienza e meno conflitti. Una riforma per i cittadini” (Unità). Walter Tocci, uno dei due senatori che hanno votato contro l’art 2, “Riforma del Senato. Proviamo a valutarne gli esiti nello scenario peggiore” (Left). Elena Boschi, “Porta il mio nome ma il padre della riforma è Napolitano” (intervista a La Stampa). Furio Colombo, “Macché riforma, è una Dubrovka modello Putin” (Il Fatto). Giorgio Tonini, “Questa è una sfida storica” (Unità). Diodato Pirone, “I dubbi dei costituzionalisti” (Messaggero). Michele Salvati,Il Senato delle regioni sarà un’occasione per il nostro Meridione” (Corriere della Sera). Roberto D’Alimonte, “Doppio rischio per l’elezione del Colle” (Sole 24 Ore).

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