9 Marzo 2016
by Vittorio Sammarco
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9 Marzo 2016
Una riflessione di Mauro Magatti, sul Corriere della Sera, sulla necessità per la politica di reagire alla sua impopolarità (un po’ ovunque), aprendo una decisa stagione di innovazione istituzionale di cui fornisce qualche indicazione (“La politica non deve diventare imprenditoria del malessere”). Beppe Vacca, sull’Unità, difende le primarie, critica la posizione del quotidiano La Repubblica che le ha ridicolizzate e che mette di continuo in cattiva luce il Pd, e critica anche gli intellettuali del Comitato per il No al referendum costituzionale (“La ricostruzione della politica”). Ezio Mauro su Repubblica, in effetti, è molto duro (dopo Stefano Folli ieri) sulle primarie dei giorni scorsi, ma ne difende l’istituto, e però si chiede come sia possibile che il Pd non abbia saputo proporre ai romani un candidato di statura nazionale (“L’anima smarrita”). Antonio Polito, sul Corriere, si sofferma sui guasti delle primarie e esorta: “Ora regole per salvarle”. Due articol sul Pd vengono da Salvatore Merlo sul Foglio (“Giachetti ci spiega perché non gli fanno schifo i voti di destra”) e da Antonello Caporale sul Fatto (“Mezzogiorno, la cambiale sporca dei Dem”). Il Giornale intervista Stefano Fassina: “Triste per questo sfacelo. Comandano i capobastone”. Francesco Verderami racconta: “Salvini: al ballottaggio Sì ai 5 stelle, No al Pd” (Corriere della Sera). Infine recuperiamo un’interessante intervista rilasciata due settimane fa da Romano Prodi all’Avvenire (“Prodi, combattere le diseguaglianze”).
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