12 Gennaio 2017
by Vittorio Sammarco
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IN CERCA DI CLASSE DIRIGENTE

12 Gennaio 2017

Lodevolmente, e inopinatamente, Il Fatto Quotidiano ha deciso di dedicare tempo e spazio del giornale a ragionare sulla nuova classe dirigente necessaria al Paese. Marco Travaglio lo ha spiegato due giorni fa in un editoriale (“AAA nuova classe dirigente cercasi”) e Stefano Feltri oggi avvia l’indagine: “Quando i politici hanno smesso di studiare al Mulino”. Intanto sul Foglio Davide Allegranti scrive: “Ferruccio De Bortoli ci spiega perché può diventare lo statista”. Il deputato Pd Alfredo Bazoli, sul Foglio, osserva: “A Renzi conviene prendersi il tempo di rilanciare mentre il governo lavora”. Marco Travaglio elenca “Le 8 piaghe di Renzi”. Sul blog mentepolitica.it Paolo Pombeni parla di “Una fase complicata”. A sinistra si discute il progetto Pisapia di nuovo centrosinistra: in un’intervista al Corriere Giuliano Pisapia dice: “Non sono la stampella di nessuno. Le primarie? Darò una mano”; Alfredo D’Attorre, di Sinistra italiana, dice a Il Dubbio: “Pisapia stampella di Renzi? Non ci credo”; Stefano Folli su Repubblica prova a fare il punto: “Pisapia e un percorso pieno di ostacoli. Renzi sulla strada dei progressisti”. Su Il Dubbio Emanuele Macaluso esorta: “Giuliano vai avanti”. Più a sinistra Pippo Civati, intervistato dal Manifesto, propone “Una Costituente delle idee”.

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8 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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ITALIA. FOTOGRAFIA DEL DISAGIO E ATTESE DI FUTURO

8 Gennaio 2017

Un sondaggio SWG-Messaggero rivela preoccupazioni, attese e contraddizioni degli italiani: Mario Ajello, “Che 2017 sarà”; Enzo Risso, “La crisi della rappresentanza”. Nell’indagine Demos-Repubblica emergono dati simili: Ilvo Diamanti, “Gli italiani e lo Stato”; Stefano Folli, “La ricerca continua di un padre ideale”; Fabio Bordignon, “Vuole le riforme anche chi votò No al referendum”. Sull’inserto La lettura del Corriere ci si interroga sulle possibilità di un futuro diversi nei vari campi; Maurizio Ferrera risponde per la politica, analizzando le utopie del Novecento e le derive tecnocratiche, e parlando di un’utopia gentile che dovrebbe essere perseguita: l’integrazione europea (“E’ possibile oggi”). Aldo Carra sul Manifesto parla delle speranze della sinistra-sinistra: “Un anno difficile a sinistra. E che serva di transizione”. Gian Maria Gros-Pietro, su La Stampa, invita a “Battere il disagio con la qualità dei beni pubblici”. Alberto Quadrio Curzio, sul Sole 24 ore, dice della “Equazione impossibile tra debito e crescita”. Giuseppe Berta, sul Mattino, teme il ritorno al protezionismo: “Da Trump a Melfi, il neoprotezionismo che minaccia il Sud”. Michele Ainis torna sul tema del burocratismo: “Comma” (Repubblica). Riccardo Petrella, sul Manifesto, lancia un manifesto 2017 per la dignità universale: “In piedi esseri umani, la povertà è un furto”.

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2 Dicembre 2016
by Giampiero Forcesi
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IL SÌ DI PRODI: ARMA A DOPPIO TAGLIO?

2 Dicembre 2016

Stefano Folli analizza a fondo la dichiarazione di voto di Romano Prodi: “Ma il Sì di Prodi non è un assegno in bianco per il premier” (Repubblica). Massimo Toschi sull’Unità commenta: “Prodi, un sì di sapienza e generosità” (Unità). Per Pierluigi Bersani, intervistato dal Quotidiano nazionale, “Da Prodi un Sì a doppio taglio”. Gustavo Zagrebelsky scrive a Eugenio Scalfari e difende il suo No: “Chi piega la Carta alla lotta politica” (Repubblica). Una precisazione di Giorgio Napolitano a Repubblica sul suo ruolo nella nascita del governo Renzi: “Le dimissioni di Letta e l’incarico a Renzi”. Il Corriere della Sera pubblica due ampie pagine con il confronto di merito tra Stefano Ceccanti e Anna Falcone: “Tra il Sì e il No, le ragioni dei giuristi”. Un’intervista di Matteo Renzi al Corriere della sera (“La riforma è garanzia di stabilità”) e un suo colloquio con Claudio Cerasa sul Foglio (“Elettori di destra venite a me”). Il Corriere intervista anche Susanna Camusso: “No a chi attacca la Costituzione”; e sul Manifesto Antonio Sciotto scrive: “Il No della Cgil è compatto”. Il Messaggero pubblica un’intervista a Jacques Attali: “Se passa il No sarebbe una catastrofe”. La Stampa intervista Graziano Delrio: “Con il Sì il governo andrà avanti e sarà il più autorevole in Europa”. Walter Tocci sul suo blog pubblica un post intitolato “Lepre o papera? Esercizi di percezione prima del referendum”.  Dice Liana Milella su Repubblica: “Sul voto divise le toghe”. Interessante intervista a tutto campo di Italia Oggi a Giovanni Orsina: “Con il No il Cav guadagna di più”.

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15 Novembre 2016
by Giampiero Forcesi
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MEDIA, SIATE PIÙ UMILI

15 Novembre 2016

Interessante segnalazione di Francesco Verderami: “Così cresce il partito del proporzionale” (Corriere della sera). Stefano Folli descrive “L’ora del disordine” nella politica italiana, dopo la vittoria di Trump (Repubblica). Mauro Magatti dice della necessità per i media di riconoscere la difficoltà di raccontare e spiegare la realtà (“La battaglia dell’umiltà”, Corriere della sera). Alessandro Portelli sul Manifesto descrive le miopie con cui si legge la realtà americana (“Troppe etichette, troppi sondaggi, poca vita reale”). Ernesto Galli Della Loggia spiega la vittoria del trumpismo con l’indifferenza di destra e sinistra verso valori, abitudini, e vita quotidiana degli strati popolari (“La politica e gli ideali perduti”, Corriere della sera). Non del tutto dissimile “L’amaca” di Michele Serra su Repubblica. Angelo Cannatà, sul Fatto, rimprovera a Scalfari di dar ragione al papa ma poi difendere le oligarchie del potere (“Scalfari e il papa: due posizioni contrastanti”). Negare i diritti umani ai migranti, ci ricorda Michele Ainis, significa diminuire, non aumentare, la nostra insicurezza (“L’esorcismo dei diritti per fermare la paura”, Repubblica). In un’intervista a Repubblica Giulio Tremonti esalta il populismo: “Il populismo è la rivoluzione”. Su una lunghezza d’onda non lontana anche Paolo Favilli sul Manifesto: “Trump, il populismo e la misura del consenso”. Su Il Fatto un drastico Fabrizio D’Esposito esalta papa Francesco populista: “Populismo parola maltrattata. La scossa del papa rivoluzionario”.

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6 Novembre 2016
by Giampiero Forcesi
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I DOVERI DEL FRONTE DEL NO

6 Novembre 2016

Lo storico Giovanni De Luna sostiene, su La Stampa, che i sostenitori del No dovrebbero dire che governo potrebbe nascere dalla caduta del governo Renzi (“Referendum, i doveri del fronte del No”). Per Massimo Franco, sul Corriere della Sera, la vittoria del Sì potrebbe essere pericolosa per Renzi quanto la vittoria del No, perché manterrebbe l’Italicum com’è e aprirebbe la strada ai Cinquestelle (“Gli analisti non esagerano le ricadute del referendum”). Intanto la sinistra dem si divide: Emilia Patta sul Sole 24 ore scrive. “Cuperlo verso il Sì, ma i bersaniani attaccano”. Sul Foglio il già bersaniano Umberto Minopoli scrive: “Il grande errore del mio amico Bersani”. Ernesto Galli Della Loggia critica, sul Corriere della sera, la sinistra antiriformista e gli ex democristiani del fronte del No (“Referendum, la doppia battaglia”). Sulla Leopolda renziana scrivono Claudio Cerasa sul Foglio (“Renzi, la Leopolda e il modello scala mobile”), Massimo Adinolfi sul Mattino (“Leopolda, l’ultima sfida di chi ha cambiato la sinistra: rifare la politica”), Stefano Folli su Repubblica (“Una convention con tante crepe. Il premier stretto nella sua tenaglia”). Un’intervista di Raffaele Marra, pietra dello scandalo nel governo cinque stelle di Roma, al Fatto quotidiano (“Perché non sono io l’uomo nero di M5S”).

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23 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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RISCOPRIRE ALDO MORO

23 Settembre 2016

Aldo Moro, a cento anni dalla nascita, è stato ricordato al Quirinale dal presidente Sergio Mattarella e dalle relazioni del prof. Renato Moro e di Giuseppe Vacca. Sui giornali, tra gli altri, gli articoli di Agostino Giovagnoli (“Moro, l’uomo della grandi battaglie”, Avvenire); Pierluigi Castagnetti (“Aldo Moro e la ragion di Stato”, Unità); Marco Follini (“L’uomo delle grandi svolte, senza fretta, con la cintura e le bretelle”, La Stampa); Giuseppe Fioroni (“Non risparate sullo statista”, Gazzetta del Mezzogiorno); Renato Moro (“Aldo Moro, il cristiano oltre il rapimento”, intervista con Anna Chiara Valle su Famiglia Cristiana); Stefano Folli (“La lezione di Moro all’ombra del referendum”, Repubblica). Di lui scrivono anche le due figlie: Agnese Moro, “Mio padre Aldo Moro, un testimone del dialogo” (intervista su Avvenire), e Maria Fida Moro, “Presidente, anche io sono la figlia di Aldo Moro” (Il Fatto).

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14 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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GLI USA, GLI ALLEATI E IL DIBATTITO SUL REFERENDUM

14 Settembre 2016

Michele Serra, “L’amaca” (Repubblica). Fabio Martini, “In vista del referendum le Cancellerie puntano sulla stabilità dell’Italia” (La Stampa). Paolo Pombeni, “I nervi scoperti della politica e il nodo vero della stabilità” (Sole 24 Ore). Stefano Stefanini, “Perché ci guardano gli alleati” (La Stampa). Alessandro Campi, “L’impatto di un voto su un paese instabile” (Messaggero).  Maurizio Caprara, “Tutte le scelte degli Usa per sostenere Palazzo Chigi” (Corriere della Sera).  Stefano Folli, “La gaffe dell’ambasciatore” (Repubblica). Wanda Marra, “Gli Usa bombardano il No” (Il Fatto). E POI: Franco Monaco, “Il tiro a D’Alema per convincere Prodi a dire Sì” (Il Fatto). Pietro Folena, “Il mio No critico” (Unità). Giuseppe Gargani, “Il rischio di un presidenzialismo anomalo” (intervista al Dubbio). Francesco Occhetta sj, “Sulla riforma non è un voto politico” (intervista a Avvenire). Pippo Ranci,La riforma costituzionale spiegata ai miei nipoti e a chi non ha (ancora) studiato queste cose” (Astrid).

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23 Agosto 2016
by Giampiero Forcesi
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SE GRAZIANO DELRIO CITA DOSSETTI A FAVORE DEL SÌ …

23 Agosto 2016

Franco Monaco, sul Fatto, reagisce a una affermazione di Graziano Delrio in una recente intervista a Repubblica: “Lo scherzo: Dossetti padre del DDL Boschi”. Sul Manifesto Massimo Villone critica Renzi: “Pane e referendum per il popolo”. Sull’Adige dura presa di posizione del magistrato Pasquale Profiti: “Non servono riforme, ma partecipazione”. Fa il punto sulla posizione di Renzi in merito al referendum e alla tenuta del governo Stefano Folli su Repubblica: “Il cambio di marcia di palazzo Chigi sulla scia del Colle”. Il partigiano “Diavolo”, Germano Nicolini, dichiara: “Da partigiano voterò sì” (intervista al Mattino). Stefano Ceccanti: “La logica del referendum spiegata a Di Maio & Co.” (Foglio). Ad un articolo di Luigi Berlinguer (“Referendum, voto sì malgrado Matteo Renzi”) replica Alessandro Pace su Repubblica: “Referendum, le ragioni del no”. Salvatore Curreri, “Facciamo un po’ di chiarezza sul ruolo del Senato” (Huffington post). Emilia Patta sul Sole chiarisce i termini delle attese sull’Italicum: “La Consulta e l’ipotesi mini-ritocco all’Italicum”.

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23 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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RENZI E LA STRATEGIA DEL SOMMERGIBILE

23 Luglio 2016

Giancarla Codrignani conferma sull’Unità il suo voto favorevole alla riforma costituzionale (“Costituzione e riforma”). Viceversa sul Manifesto Gianni Ferrara ribadisce la sua opposizione all’Italicum (“La falla democratica nelle leggi elettorali maggioritarie”). Giovanni Sabbatucci su La Stampa difende la legge elettorale: “Legge elettorale, i punti deboli delle critiche”. Maria Teresa Meli spiega l’approccio attuale di Renzi: “Renzi e la strategia del sommergibile” (Corriere della Sera). Sullo scenario di centrodestra scrivono Francesco Verderami (“Parisi, i moderati e la mossa di Berlusconi”, Corriere della Sera); Claudio Cerasa (“Parisi ci spiega che centrodestra ha in mente”, Il Foglio); Lina Palmerini (“Se al Cavaliere conviene un timido no alle riforme”, Sole 24 ore); Stefano Folli (“Un centrodestra da rifondare lontano dalla Lega”, Repubblica); Stefano Ceccanti (“L’assemblea costituente”, La Nazione). Due parlamentari del Pd, Cesare Damiano e Maria Luisa Gnecchi, presentano “Un’agenda sociale per l’unità del Pd e per il governo” (Unità). Enrico Rossi torna a dire: “Matteo ora deve cambiare, serve una guida di 15 persone” (intervista a Repubblica).

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22 Luglio 2016
by Giampiero Forcesi
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STEFANO PARISI E IL CENTRODESTRA. MARIO DRAGHI E LE BANCHE ITALIANE

22 Luglio 2016

L’intervista a La Stampa di Stefano Parisi che ha riaperto il dibattito nel centro-destra: “Così cambierò il centrodestra”. Sempre su La Stampa il commento di Marcello Sorgi (“Il segnale da cogliere”) e le reazioni: Ugo Magri, “Parisi in campo, FI irritata, ma Berlusconi lo spinge”. Di Draghi e le banche scrivono Alessandro Merli sul Sole 24 Ore (“Draghi, le scelte che impone l’intelligenza politica”) e Federico Fubini sul Corriere della Sera (“Il richiamo di Draghi all’Italia. I crediti e le riforme lente”). Stefano Folli su Repubblica parla chiaro: “Renzi fa l’attendista, ma è lui che deve sciogliere il nodo dell’Italicum”. E Giuseppe De Rita sul Corriere della Sera si augura che finalmente “La legge di stabilità superi la politica dell’emendamento”.

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