“Violentata ragazza finlandese. Ha il permesso di rifugiato”. Titola così il Corriere della Sera, in prima pagina, con molta evidenza. Sarebbe già scorretto dare risalto, nel titolo, al fatto che l’autore dello stupro è un cittadino straniero. Ma addirittura collegare, nel titolo, e per di più in prima pagina, lo stupro al fatto che l’autore abbia un permesso di soggiorno di rifugiato sembra davvero insensato. Perché il messaggio che si manda non è solo che il reato è più disonorevole perché commesso da chi ha ricevuto protezione da parte del Paese in cui ora vive (su questo si può anche essere d’accordo). Ma il messaggio è, piuttosto, che non ci si può fidare dei rifugiati, e che i permessi di soggiorno sarebbe meglio non darli. Non è davvero buon giornalismo.
12 Settembre 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti