Vincenzo Passerini, Teniamo gli occhi aperti sul dopo terremoto (Vita Trentina).Tonio dell’Olio, Il terremoto non è finito (Mosaico di pace).
12 Febbraio 2023
by Fabio
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12 Febbraio 2023
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Vincenzo Passerini, Teniamo gli occhi aperti sul dopo terremoto (Vita Trentina).Tonio dell’Olio, Il terremoto non è finito (Mosaico di pace).
3 Novembre 2016
by Giampiero Forcesi
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Valerio Onida, riprendendo sul Corriere della Sera un articolo di qualche giorno fa di Mauro Magatti (“Solidarietà e innovazione per farci sentire più sicuri”), critica l’approccio del governo Renzi ai drammi del terremoto, dicendo che, invece di distribuire rassicurazioni e illusioni a buon mercato, meglio sarebbe far approvare una legge speciale che introduca un aumento temporaneo dell’imposta sui redditi, e far ricorso così alla solidarietà di tutti i cittadini (“Una politica di ampio respiro, non di sole rassicurazioni”). In qualche modo simile, ma non universalistica, la proposta di Gianni Cuperlo sull’Unità (“Dopo il sisma, una proposta”). Di un altro ordine, più modesto ma utile e pratico, il suggerimento di Dario Di Vico, che ricorda come i borghi appenninici siano in crisi da tempo e si vadano spopolando di giovani (“Un futuro alle imprese”, Corriere della sera). Un intervento di Giuliano Pisapia su Repubblica: “Il mestiere di sindaco, garante della comunità”.
2 Novembre 2016
by Giampiero Forcesi
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Bruno Forte, “E’ l’ora di una carità intelligente” (Sole 24 ore). Davide Rondoni, “E’ a noi che tocca” (Avvenire). Biagio de Giovanni, “Dopo la catastrofe l’Italia apra un capitolo nuovo” (Mattino). Franco Cardini, “Inginocchiati per resistere” (Mattino). Roberto Napoletano, “Il capitale da salvare” (Sole 24 ore). Paolo Bricco, “Manifattura figlia d’arte e cultura” (Sole). La e-news di Matteo Renzi. Vittorio Sgarbi, “Il Paese umiliato da sfregi perenni ora ci chiede il conto” (Unità). Salvatore Settis, “L’arte abbandonata dalla politica” (intervista a La Stampa).
31 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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“Questo terremoto ha colpito il cuore dell’Europa” dice al Corriere della Sera l’arcivescovo di Perugia Gualtiero Bassetti. Il terremoto ha colpito “Un tesoro dell’Europa” dice a Repubblica Marc Augé. “Chissà che, intorno a quel centro ferito, non si possa edificare anche una più ferma e tangibile solidarietà”, se lo chiede sul Corriere della Sera Donatella Di Cesare (“Una vulnerabilità insostenibile”). Su La Stampa l’invito di Massimo Vincenzi: “Rinascere insieme alle macerie”. Giorgio Boatti su Repubblica: “Rinascere sempre. La lezione di Norcia”. Per Gian Antonio Stella “Serve un grande patto per salvare il Paese” (Corriere). Scrive Oscar Giannino: “’Casa Italia’: priorità anche per la Ue” (Gazzettino).
30 Agosto 2016
by Giampiero Forcesi
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Le prime posizioni assunte da Matteo Renzi (vedi qui il suo “diario” del 29 agosto) e di Graziano Del Rio sulla ricostruzione post-terremoto convincono un critico del governo come Tommaso Montanari (“Riavere i nostri borghi per permettere un futuro”, Repubblica). Mauro Calise sul Mattino analizza “La nuova stagione del premier in nome dell’unità nazionale”. Lucia Annunziata, sull’Unità, scrive: “La politica alla prova”. Sulla nomina di Vasco Errani a commissario per la ricostruzione ci sono varie opposizioni: il Foglio stigmatizza la critica del Fatto quotidiano (“Il Vasco di Pandora dei giustizialisti”). Ilvo Diamanti su Repubblica si sofferma sul ruolo del volontariato: “Le due facce del volontariato”. Si ritorna a parlare di referendum: Sandra Zampa, prodiana, è intervistata dal Corriere della Sera: “Voterò sì, è l’unico atto coerente”; Alesandro Trocino dà conto sul Corriere dell’iniziativa di Massimo D’Alema, appoggiata da parecchi (tra cui Paolo Corsini): “D’Alema alza il tiro su Renzi e prepara la squadra del No”; Michele Prospero, sul Manifesto, ragiona così: “Marchionne vota sì e ci aiuta a capire”; Giovanna Casadio su Repubblica scrive: “Da Pisapia a Zedda: ecco gli arancioni tentati dal Sì. ‘Ma via l’Italicum’”. Per Stefano Passigli è “Essenziale modificare l’Italicum per il futuro delle riforme” (Corriere della Sera).
28 Agosto 2016
by Giampiero Forcesi
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Un articolo lucido e appassionato di Melania Mazzucco: “I miei Appennini sapranno resistere. E’ questa la forza della nostra identità” (Repubblica). Una riflessione sincera di Francesco Piccolo: “Noi che diventiamo altri di fronte alla tragedia” (Corriere della sera). Il suggerimento dell’architetto cileno Alejandro Aravena: “Partiamo dai cittadini per ricostruire la comunità” (intervista a Repubblica). Per Paolo Berdini, urbanista e assessore con i 5Stelle a Roma: “La priorità è evitare l’abbandono dei territori”. La riflessione di Romano Prodi: “Al Paese serve un progetto trentennale” (Messaggero). La valutazione del viceministro Claudio De Vincenti: “I fondi fuori dal patto Ue. Coltivare l’unità ritrovata” (intervista al Messaggero). Il punto politico negli articoli di Giorgio Santilli (“Errani commissario alla ricostruzione”) e di Paolo Pombeni (“Prove di tregua di fronte all’emergenza”) sul Sole 24 Ore. Un’intervista del Corriere a Renzo Piano: “Italia fragile, cantieri leggeri”. Infine l’Istituto de Gasperi di Bologna ci manda il testo dell’omelia di mons. Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno, ai funerali di una parte delle vittime.
27 Agosto 2016
by Giampiero Forcesi
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Giuseppe Berta, “Ripartire dai borghi” (Mattino). Sebastiano Maffettone, “Un Paese solidale solo nelle tragedie” (Messaggero). Alfio Mastropaolo, “Una Commissione indipendente” (Manifesto). Raffaele K. Salinari, “L’amatriciana di Dioniso” (Manifesto). Luciano Fontana, direttore del Corriere, “La missione per il Paese”. Graziano Delrio, “Un Paese più sicuro è un Paese più forte” (Unità). Enzo Bianchi, “Dov’è Dio e l’uomo” (Avvenire).
26 Agosto 2016
by Giampiero Forcesi
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Dichiara il ministro Graziano del Rio: “No alle città nuove, ricostruire tutto lì dov’era. Ma la scelta è dei sindaci” (intervista al Corriere della Sera). Scrive però Giuseppe Berta sul Secolo XIX che il declino di quei borghi preesiste al terremoto: “Ma va ripensato il rapporto tra economia e territorio”. Mons. Bruno Forte, “Solidarietà e fede, le sfide alla tragedia”. Salvatore Settis intervistato dal Fatto: “Salvare case e vite è un valore superiore ai vincoli di bilancio”. Leonardo Becchetti su Avvenire: “Opportunità di diventare con-creatori”. Antonio Polito sul Corriere: “Scelte virtuose (con l’Europa)”. Paolo Griseri su Repubblica: “Come ricostruire”. L’intervista al Manifesto dell’ing. Carlo Meletti: “Si muore di corruzione e di imperizia nei lavori”. L’intervista a QN dell’architetto Aldo Loris Rossi: “Cancelliamo l’edilizia spazzatura”. Lo sferzante giudizio di Michele Prospero sul governo: “La catastrofe politica” (Manifesto).
25 Agosto 2016
by Giampiero Forcesi
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Sul terremoto scrive Antonio Maria Mira su Avvenire: “Lezione tremenda”; Dacia Maraini sul Corriere della Sera: “La mia rabbia oltre il dolore”; Luigi La Spina su la Stampa: “Il confine tra la rabbia e la pietà”; Rossella Muroni, presidente di Legambiente, sul Manifesto: “Prevenzione, la grande opera che serve davvero”. Sull’Europa: Roberto Toscano, “Il messaggio di Ventotene per l’Europa” (Repubblica); Leonardo Becchetti, “O integrazione o due aree euro” (Avvenire); Enzo Moavero, “Pesano i risultati delle riforme. Sarà questo il giudizio definitivo” (intervista al Mattino); Emma Bonino, “Ue, solo slogan vuoti se non si apre il tavolo per riformare i trattati” (intervista a Repubblica). Sul referendum: Carlo Fusaro replica a Alessandro Pace: “Trovate strampalate con buona Pace del titolo accademico” (Unità); Gianfranco Pasquino replica a Luciano Violante: “Povero Violante, cosa si inventa pur di votare sì” (Il Fatto); Francesco Paolo Casavola, “Questa riforma non va. Oggi lo dirò al ministro” (intervista a Repubblica); Gaetano Azzariti, “Dal plebiscito all’affabulazione” (Manifesto); Enzo Bianco, “Riforma indispensabile” (Unità). Sull’immigrazione: Hans Werner Sinn, “Se il welfare agli immigrati diventa una minaccia” (Sole 24 Ore); Marco Ansaldo, “Prodi: l’Italia è sola. Questa Ue si è giocata il futuro” (Repubblica); Guido Viale, “Con i migranti l’Europa può uscire dalla crisi demografica” (Manifesto).