Angelo Panebianco sul Corriere della Sera critica quanti negano che il terrorismo islamista abbia una connotazione religiosa: “Il terrore e il ruolo dell’Islam”. Gli dà in sostanza ragione Vittorio E. Parsi in un’intervista a Qn (“Vicini alla guerra di religione”) e in un articolo sul Sole 24 Ore (“Finisce il sogno neo-ottomano”). Va giù sparato Giuliano Ferrara: “Storia della non violenza infame” (Foglio). Diverso l’approccio del politologo francese Mathieu Guidère, intervistato sull’Avvenire: “Europa, vittima di una diagnosi sbagliata”. Sul tema si legga uno fra i molti articoli della rivista Oasis: Chiara Pellegrino, “I terroristi ignorano la tradizione islamica”. Su Repubblica Renzo Guolo analizza “L’esercito globale del califfo”. Tra gli scenari per il nuovo anno, Ugo Tramballi analizza “La debole pax russa” (Sole 24 ore); sempre sul Sole, Gianni Toniolo fa il punto sull’andamento dell’economia a livello mondiale: “La crescita globale c’è basta saperla vedere”; Paul Krugman fa un ipotesi su Trump: “Trump recita in tv il ruolo di populista” (ma in realtà è un prototipo della destra repubblicana); e Luca Ricolfi si chiede: “Il 2017 sarà l’anno dei populismi in Europa?”.
4 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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