Su Repubblica dopo l’intervento (ieri) dell’asino incerto di Gustavo Zagrebelsky: “La Costituzione resta nascosta in una diatriba tutta politica”, oggi un severo editoriale di Claudio Tito, critico del Pd: “La sindrome della subalternità”; inoltre, ieri, il parere di Massimo Luciani: “Se prevale il Sì le Camere non funzioneranno” e quello di Anna Finocchiaro: “Una minaccia al pluralismo”, e la nota di Tommaso Ciriaco: “I tormenti del Pd sul referendum”. Su La Stampa, ieri, l’editoriale di Massimo Giannini, che, salvo imprevisti, propende per il No: “Il referendum e la deriva confusionaria”. Il Corriere della sera pubblica, ieri, un intervento di Virginio Rognoni per il No come testimonianza: “Il pregiudizio diffuso contro il Parlamento” e oggi un breve fondo del direttore Luciano Fontana, perplesso: “Riduzione dei parlamentari: idea giusta, problemi aperti”. Sul Mattino di oggi Mauro Calise è critico verso Pd e M5s: “Referendum, i partiti in cerca di autore”. L’Avvenire pubblica un intervento di Graziano Delrio a favore: “Avanti con M5s, ma senza legge elettorale l’intesa non regge”. Due interviste a esponenti 5stelle a favore: Giuseppe Brescia sul Corriere (“Con meno onorevoli ognuno avrà il suo peso”) e Federico d’Incà su Repubblica (“Parola di ministro: la riforma non si fermerà al numero degli eletti“). Su Il Fatto il Sì di Maurizio Martina: “Votiamo sì a un Parlamento che si autoriforma” e di Andrea Pertici: “Referendum, il taglio non svilisce le Camere”. Sul sito di Pietro Ichino una lettera di Nino Labate e la risposta.
24 Agosto 2020
by Giampiero Forcesi
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