Giacomo Galeazzi , su La Stampa.it, per discutere dell’evoluzione dei rapporti della Cei con la politica, alla luce del dibattito in corso sulle unioni civili, ha messo a confronto il sociologo Luca Diotallevi, negli scorsi anni vicino al card. Ruini e vice presidente del comitato organizzatore delle Settimane sociali dei cattolici italiani, e lo storico Roberto de Mattei, noto per le sue posizioni ultraconservatrici (“Le unioni civili e il cambio di strategia della Cei nei confronti della politica”). Ne esce un quadro poco consolante. Il quotidiano La Croce pubblica un editoriale di Mario Adinolfi, più o meno sulla stessa linea: “L’irrilevanza politica dei cattolici”.
19 Febbraio 2016 at 09:51
Beh, ma sono veramente estreme. Diotallevi era uno che lavorava a stretto contatto con Ruini, un suo stipendiato, diciamo. De Mattei è il principe dei reazionari, un dispregiatore dichiarato di Papa Francesco. Adinolfi… beh, lasciamo perdere. Che si può fare con gente del genere, oltretutto estranee per un motivo o per un altro al cattolicesimo democratico?
20 Febbraio 2016 at 19:02
Ma come, le periferie di qua e le periferie di là, poi uno se ne esce con “sono estreme cosa hanno da spartire con noi” ?