di Nicola Apano
Fino all’epilogo di questi giorni di dolore la figura di Giampiero Forcesi ha alimentato per più di 40 anni l’amicizia con un ambiente Bolognese che gli è sempre stato grato per l’impegno formidabile della sua ricerca sul Concilio e il post concilio bolognese e la figura del cardinale Lercaro nella sua collaborazione con Giuseppe Dossetti.
Agli inizi degli anni Ottanta si trasferì per un periodo a Bologna per dedicarsi, nel contesto, al lavoro della sua tesi di laurea facendosi apprezzare per la precisione e l’intelligenza del suo metodo, acquisendo, anche attraverso decine di interviste, una conoscenza di quegli anni decisivi e delicati che poi confluì in un testo insuperato per documentazione e tratto interpretativo, e così regalando anche a tutti noi la possibilità di una conoscenza adeguata di un momento ricchissimo della storia della nostra chiesa.
La gratitudine per un lavoro storico di grande utilità per la conoscenza delle pietre miliari del nostro momento conciliare ci portò trent’anni dopo (2011) a ricercarlo per chiedergli di preparare quel testo per una pubblicazione che si realizzò attraverso un bel volume dell’editore Il Mulino col titolo: Il Vaticano II a Bologna. La riforma conciliare nella città di Lercaro e Dossetti.
Rispetto alla gamma dei suoi molteplici interessi di carattere sociale e politico ed ecclesiale questo lavoro storico rappresenta un aspetto forse secondario ma certamente riveste il carattere di una passione giovanile mai del tutto sopita. E lo possiamo dire con certezza perché ancora negli ultimi anni fino a questi giorni egli ha continuato a rispondere con generosità a ogni richiesta di nuovi approfondimenti storici su quegli anni e sulle figure che aveva conosciuto e documentato nelle sue interviste. Uno di questi lavori, consegnato nei mesi scorsi attende di vedere prossimamente la luce in una nuova pubblicazione. Conferma di un rapporto mai interrotto e sempre rinnovato con l’intelligenza il lavoro e la passione del nostro caro e fedele amico Giampiero.
Nicola Apano
26 Febbraio 2023 at 11:32
Grazie Nicola di aver scritto e fatto capire chi era Giampiero. Spesso Giampiero negli ultimi giorni ti nominava.Non riusciva più a telefonare né ad usare il cellulare. Forse avrebbe voluto chiamarti. Sì, era tanto legato alla Chiesa bolognese, alla città dove il padre era vissuto. Per chi lo ha conosciuto e stato una persona speciale. E la celebrazione funebre lo ha dimostrato. Grazie Nicola.