Il Manifesto pubblica un numero speciale per motivare il No al referendum (e all’Italicum): Stefano Rodotà, “La Carta ci ha unito, con Renzi oggi ci divide”; Norma Rangeri dice che con le riforme renziane va “A processo il modello di società indicato dalla Costituzione”; Luigi Ferrajoli, “Un capo allo specchio. Le istituzioni saranno tutte a sua immagine”; Mauro Volpi, “Il Parlamento del Sì: da straccio a zerbino”; Lorenza Carlassare, “Non c’è più limite, l’equilibrio è spezzato”; Francesco Pallante, “Dieci sistemi diversi, nuove camere nel caos”; Massimo Villone, “Migliorare si può, e non c’è bisogno di cambiare la Carta”; Gaetano Azzariti, “Ripartire da una sola Camera”; Simone Pajno, “Lo Stato taglia il nodo e riduce il pluralismo”; Francesco Bilancia, “Il capo e la sua cerchia: un sistema su misura”; e, tra gli altri, Antonio Floridia che motiva la preferenza per il proporzionale: “Anno zero, equilibrio tedesco”. Sempre sul Manifesto una riflessione più ampia di Gianandrea Piccioli: “Con la morte della politica il crollo morale della società”.
20 Ottobre 2016 at 09:05
grazie per la pubblicazione. Vi segnalo che manca un link all’articolo di Andrea Fabozzi, “Storia di una legge e dei suoi registi”, pure molto interessante