Verso il referendum di Bologna sul finanziamento alle scuole paritarie private. Ceccanti vs Rodotà

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Si avvicina (26 maggio) il referendum consultivo che chiederà ai bolognesi se revocare o no il contributo comunale alle scuole d’infanzia paritarie private. A Bologna è attivo il “Comitato art. 33” il cui appello per la revoca si chiama “Bologna riguarda l’Italia”. Lo hanno firmato numerose personalità della cultura di sinistra. Ne hanno scritto Luca Kocci sul Manifesto: “La scuola come Dio la vuole” (4 maggio) e Marco Ventura sul Corriere della Sera il 5 maggio: “A Bologna sulla scuola privata due eserciti bloccati nel fango” (quest’ultimo ritiene che l’art. 33 non vieti quel finanziamento e che si tratti di legittime scelte politiche). Stefano Rodotà, firmatario dell’appello, spiega su Il Manifesto del  5 la sua posizione: “La buona azione di Bologna”. Stefano Ceccanti, sul blog landino.it, replica (“Scuola e Costituzione. Un’ulteriore prova che il prof. Rodotà non sarebbe stato un buon candidato presidente”), osservando che “non si può quindi usare la Costituzione come una clava”.

 

 

 

 

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