“Verso la Terza Repubblica”. Un Manifesto

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“Per uscire dalla crisi italiana – questo l’incipit del manifesto intitolato “Verso la Terza Repubblica, la società civile e il rinnovamento della politica e reso noto il 25 ottobre – è urgente aprire una stagione di riforme di ispirazione democratica, popolare e liberale, legittimate dal voto di milioni di italiane e di italiani, in continuità con quanto di meglio ha realizzato il governo guidato da Mario Monti, che ha avuto il merito di rasserenare il clima di intollerabile antagonismo della politica italiana e di restituire prestigio e credibilità all’Italia.Una tale soluzione non verrà dai partiti politici così come li conosciamo, ma da una presa di responsabilità corale di forze sociali, culture civiche e realtà associative capaci di contribuire attivamente alla rigenerazione e al governo della nazione”.

I giornali del 26 ottobre danno ampio risalto a questo “manifesto”, che vede le firme, in ambito cattolico, tra gli altri, del ministro Andrea Riccardi e di numerosi esponenti della Comunità di S. Egidio (Mario Marazziti, Mario Giro, Agostino Giovagnoli), dello stesso Andrea Olivero per le Acli, di Raffaele Bonanni per la Cisl, di Carlo Costalli per il Movimento cristiano lavoratori, di Lorenzo Dellai, di Gregorio Arena (Laboratorio per la sussidiarietà), di Gianfranco Cattai (Focsiv) e, in ambito laico, di Luca Cordero di Montezemolo e di esponenti di Italia Futura come Nicola Rossi, Andrea Romano e Irene Tinagli, oltre ad altre personalità come Andrea Carandini, Ernesto Auci, Vincenzo Camporini e l’editore Rubbettino.

Vedi il testo integrale del “Manifesto” e le prime firme: Verso la Terza Repubblica

Tra gli articoli segnaliamo: su “la Repubblica”, Il Manifesto di Montezemolo e Riccardi, I nomi che mancano e i dubbi di Casini, Olivero. Non è l’unione dei moderati; sul “Corriere della Sera” l’editoriale di Massimo Franco Il documento cattolico. Tutte le carte da rimescolare.

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