Vladimiro Zagrebelsky, su “La Stampa” del 19 luglio 2012, scrive che il problema di legiferare in merito alle unioni gay è “ineludibile”. Facendo il punto sullo stato attuale delle norme scrive che “non v’è omogeneità tra il matrimonio cui la Costituzione si richiama e l’unione omosessuale. Il riconoscimento giuridico di quest’ultima non richiede necessariamente l’equiparazione al matrimonio”. “Spetta quindi al Parlamento – dice Zagrebelshy – individuare le forme di garanzia e di riconoscimento per le unioni omosessuali”. E prosegue: “L’introduzione del matrimonio omosessuale, pienamente equiparato a quello tra persone di sesso diverso, trova divisa la società italiana”. Ma di quale divisione si tratta? “E’ sbagliato – scrive Zagrebelsky – ritenere che l’opposizione sia solo di parte cattolica”. Non solo, ma “la pretesa di ottenere la soluzione maggiore, quella matrimoniale, in questo quadro sociale e politico, contrasta con la via della progressiva risposta alle esigenze legittime di riconoscimento e regolazione, che nessunapersona o gruppo ragionevole potrebbe respingere”. Leggi l’intero articolo qui.
Zagrebelsky: “Unioni gay, la strada verso una soluzione condivisa”
19 Luglio 2012 | 0 comments